2013-10-25 15:56:09

Mozambico, gli ex ribelli della Renamo riaprono al dialogo negoziale


La Renamo, Resistenza Nazionale del Mozambico, fa marcia indietro e afferma che continua a sentirsi "vincolata" agli accordi di Roma, firmati nel 1992. Lunedì scorso il portavoce del movimento, Mazanga, aveva detto che l'attacco dell'esercito mozambicano contro un campo-base della Renamo, attacco in cui ha perso la vita il deputato Armindo Milaco, aveva messo fine a quell’intesa di pace. La Comunità di Sant’Egidio, mediatrice degli accordi che portarono alla fine della guerra civile, ha espresso soddisfazione per la buona notizia. Elvira Ragosta ha raccolto la testimonianza del padre comboniano Leonello Bettini, che vive proprio nella regione di Sofàla, interessata dagli scontri dei giorni scorsi:RealAudioMP3

R. – Mi pare ci sia un ritorno a una specie di compromesso – possiamo dire – rispettando anche alcune richieste dell’opposizione.

D. – Cosa chiedono gli ex ribelli della Renamo?

R. – Sono richieste di giustizia nel comportamento del governo con l’opposizione, perché al governo si fa e si disfa, perché il potere è completamente in mano governativa. E quindi c’è la pace, ma gli manca la giustizia.

D. – La popolazione teme una nuova guerra?

R. – È una situazione che non impedisce la vita normale, solo che la gente soprattutto al nord, vive nel terrore di un ritorno alla guerra civile. A nord, hanno paura perché, se la Renamo vuole, incontra i militari qui, tre a 200 chilometri e tre a 200 chilometri dall’altra parte, fanno un attacco o simulano un attacco e la gente rimane nella paura. Ci sono piccole manifestazioni e poi tutti da tutte le parti la gente dice di volere la pace, che non sa nulla della guerra, che non vuole la guerra perché la guerra distrugge. Anche per dare una sicurezza a chi investe, per tutto questo tesoro che stanno scoprendo giorno dopo giorno perché adesso qui è un po’ il "Paese del Bengodi" e qui le multinazionali, imprese nazionali e straniere hanno interesse che ci sia la pace. Non hanno appoggio dei Paesi vicini. Lo Zimbabwe ha dichiarato chiaramente che non c’è possibilità, neanche il Sud Africa, nessuno. Tutti vogliono la calma.

D. – Questa escalation militare degli ex ribelli della Renamo nei confronti delle forze governative è un po’ il risultato di una serie di scontri e scaramucce che erano precedenti…

R. – Sì. Sempre, ogni volta che c’erano le elezioni presidenziali o municipali, veniva fuori il problema di Gorongosa, la base della Renamo con l’obiettivo di arrivare ai voti. La Renamo è una minaccia, crea problemi nel posto dove vive, per cui la Frelimo (forza al governo - ndr) usa la Renamo come oggetto di contesa per poter trovare più voti. Per cui, è una questione politica piuttosto che un malessere.







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