2013-10-24 16:20:06

Minori in carcere con le loro madri. Il governo accelera sul fronte degli Icam


Sono 456 i minori ospitati ad oggi negli Istituti penali minorili. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, davanti alla commissione Diritti umani del Senato. Sono numeri, osserva il ministro, “particolarmente contenuti”. Ci sono poi 45 piccoli che vivono in carcere assieme alle loro madri e per i quali si stanno allestendo progetti specifici. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Un minore in carcere, per un motivo o l’altro, non dovrebbe entrarci mai. Comunque secondo il ministro della Giustizia Cancellieri il sistema italiano ''risulta essere particolarmente apprezzato in ambito Ue'', per il “rispetto dei diritti fondamentali del minore". Ci sono infatti 31 strutture tra centri per la giustizia minorile e istituti penali per minorenni. Certo, un buco nero sono i bambini fino a tre anni costretti a stare in carcere con le loro mamme. In totale 45 per 44 donne. Tra giugno e dicembre 2014 verranno realizzati nuovi istituti di custodia attenuata per detenute madri (Icam). Ora ve ne sono due, uno a Venezia e un altro a Milano. Il progetto del Guardasigilli Cancellieri prevede l'apertura di Icam in Piemonte (in fase avanzata di attuazione, che ospiterà anche le donne detenute in Liguria), a Firenze (sarà completato nel giugno 2014), in Campania (attivo anche per Abruzzo e Molise), a Capodarco (per le detenute di Marche e Umbria), a Roma (a Casal del Marmo c'è una palazzina che sarà pronta da giugno 2014), in Sardegna e in Sicilia. Il governo pensa anche a quei ragazzi che devono andare a trovare in carcere i loro genitori. Il ministro Cancellieri.

“Noi stiamo organizzando presso tutti i carceri, naturalmente con una tempistica che varierà nel tempo, ma arriveremo a tutti, degli ambienti idonei, dove i bambini possano parlare con i genitori in un più allegro, con, magari, accanto una ludoteca oppure in giardini. Potrebbero, infatti, avere, quando è bel tempo, un rapporto con i genitori dove ci sia un parco giochi, dove ci sia la possibilità di vivere in serenità”.

Bisogna dare impulso anche alle case famiglia, ma su questo aspetto il ministro si augura che ci sia un contributo anche da parte dei privati.







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