Massacro di agenti in Tunisia nell’anniversario delle prime elezioni democratiche
Nell'anniversario delle prime elezioni democratiche, massacro in Tunisia: almeno sette
uomini della Guardia nazionale sono rimasti uccisi in una sparatoria ieri con un gruppo
di terroristi islamici, seguita all'irruzione in un covo. Un bilancio che è ancora
provvisorio perché le condizioni di altri agenti sono considerate gravi. Il servizio
di Fausta Speranza:
Né luogo
né data scelti a caso: la brutale uccisione di uomini della brigata anti-terrorismo
è avvenuta a Sidi Bouzid, la cittadina di una delle zone più povere del Paese dove,
a dicembre 2010, il gesto disperato del giovane (Mohammed Bouazizi) che si uccise
con il fuoco diede il via alla 'rivoluzione gentile'. E a proposito del giorno, va
detto che ieri cadeva l’anniversario delle prime elezioni democratiche e che per oggi
si attendevano due appuntamenti importanti: l'avvio del dialogo nazionale, cioè del
confronto tra maggioranza ed opposizione per traghettare il Paese fuori dalla crisi;
e la conferenza stampa del premier, Ali Laarayedh, al quale l’opposizione chiede di
dimettersi. Non possiamo immaginare cosa avrebbe detto se non ci fosse stato l’attentato.
Subito dopo ha dichiarato che, vista la difficile contingenza, il governo che guida
non si dimetterà, se non quando maggioranza e opposizione avranno raggiunto un accordo
per la nuova costituzione e per nuove elezioni.