Kenya. I leader evangelici di Mombasa: “Non ci faremo intimidire dall’omicidio dei
due pastori”
I leader di alcune chiese cristiane hanno lanciato l’allarme sulla libertà religiosa
in Kenya dopo l’uccisione senza motivo di due pastori evangelici a Kilifi e a Mombasa,
riporta l’agenzia cattolica Cisa di Nairobi. Il 21 ottobre un gruppo di leader cristiani
evangelici ha pubblicato una dichiarazione nella quale si condanno le uccisione dei
due pastori e si chiede al governo di difendere i diritti costituzionali di riunione
pubblica e di culto. “Il Mombasa Church Forum afferma categoricamente che nessun attacco
ai cristiani ci impedirà di esercitare il nostro diritto di culto e la nostra libertà
di religione. A chi ha commesso questi attacchi odiosi, diciamo che non siamo intimiditi
e continueremo a pregare il Signore nelle nostre chiese” afferma il comunicato. Il
20 ottobre - riferisce l'agenzia Fides - era stato ritrovato morto nella sua chiesa
a Mombasa, Charles Matole, uno dei responsabili della Vikwatani Redeemed Gospel Church.
L'uomo aveva ferite da arma da fuoco. Il 19 ottobre in una foresta a Kilifi, a 60
km da Mombasa, era stato scoperto il cadavere di Ebrahim Kidata delle East African
Pentecostal Churches. Secondo un’ipotesi corrente i due omicidi sarebbero un atto
di rappresaglia per l’uccisione di un predicatore islamico avvenuto a Mombasa il 4
ottobre, che aveva scatenato incidenti nell’importante città portuale keniana. (R.P.)