Canada. Messaggio dei vescovi per la Giornata di preghiera e solidarietà con i popoli
autoctoni
È incentrato sulla figura di “Nonno Ereya” il messaggio dei vescovi del Canada per
la Giornata di preghiera e solidarietà con i popoli autoctoni 2013. La ricorrenza
- celebrata il 12 dicembre di ogni anno, in coincidenza con la festa della Vergine
di Guadalupe, patrona delle Americhe – quest’anno guarda alla figura di Ereya, appartenente
all’etnia dené e vissuto tra il 1857 e il 1940. “Lo ricordiamo – si legge nel messaggio
dei vescovi – come un grande profeta che ha lavorato molto e che ha predicato la Buona
Novella a molti autoctoni”. “Era amato e rispettato sia dai giovani che dagli anziani
– continua il testo – a causa della forza della sua fede in Dio; ha conosciuto il
meglio delle due tradizioni ed ha incoraggiato la sua etnia ad essere contemporaneamente
cattolica ed autoctona”. Negli anni ’80, la casa in legno di Ereya è stata ricostruita
e trasformata in luogo di preghiera. A partire dal 1991, ogni anno vi si tiene un
incontro spirituale per commemorare la sua vita ed i suoi insegnamenti. “Nonno Ereya
– sottolineano i vescovi canadesi – ci ricorda che l’eredità e i doni spirituali dei
nostri fratelli e sorelle autoctoni hanno molto da offrire alla nostra società oggi;
egli ci invita a rispettare la spiritualità cattolica e quella autoctona ed a celebrare
ciò che hanno in comune”. In fondo, conclude la Chiesa di Ottawa, “oggi come ieri
la nostra Chiesa ha bisogno di buoni profeti”. (A cura di Isabella Piro)