Auxilium, apre Anno accademico con prolusione di Sabbadini (Istat) su crisi economica
e giovani
La crisi e giovani al centro della giornata inaugurale dell’Anno accademico alla Pontificia
Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma. A presiedere questo giovedì
la Messa d’apertura è stato mons. Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione
per l’Educazione cattolica. “Gli effetti della crisi sulle condizioni di vita della
popolazione. Quale futuro per i giovani?”: il tema scelto per la prolusione affidata
a Linda Laura Sabbadini, direttrice del Dipartimento delle statistiche sociali e ambientali
dell’Istat. Una crisi profonda - ha osservato l’esperta dell’Istituto nazionale di
statistica - “per intensità, durata, trasversalità”, “che non ha risparmiato nessuno,
ma che ha anche agito in modo selettivo”. Il segmento più colpito sono stati infatti
i giovani che hanno subito l’80% del calo di occupazione. E le conseguenze sono state
meno gravi – ha osservato Sabbadini - grazie agli ammortizzatori sociali: anzitutto
“la cassa integrazione che ha protetto i capifamiglia” e “la famiglia che ha difeso
i figli che in maggioranza ancora vivevano con i loro genitori”. “Questo modello,
tipicamente italiano, di permanenza lunga dei giovani nella famiglia di origine li
ha protetti dalla povertà, in quanto “le famiglie hanno cercato di resistere dando
fondo ai risparmi, indebitandosi di più per mantenere gli stessi standard di vita,
ma la crisi è stata lunga e quindi ad un certo punto non ce l’hanno fatta più”. Negli
ultimi due anni, infatti, la povertà relativa e assoluta sono cresciute e crescono
tutt’ora. Il “malessere” che ha colpito il mondo del lavoro, porta a chiedersi: “Come
guardare al futuro e prepararsi per il futuro?” Interrogativi raccolti dalla preside
dell’Auxilium, Pina Del Core. Di fronte all’emergere di una generazione che
non studia, non lavora e non fa nient’altro - ha affermato - “il compito dell’università
è credere ancora all’educazione ed investire con più forza e qualità sulla formazione
di nuove professionalità educative”, “spendibili” nel mercato del lavoro e “capaci
di affrontare con creatività e flessibilità le complesse emergenze educative attuali”,
ben sapendo che il dovere e il compito dell’educazione richiama una responsabilità
che è prima di tutto sociale. Si conferma cosi l’impegno dalla Facoltà Auxilium –
ha concluso la preside - a “far fronte a tale sfida, anzi a trovare in essa la sua
ragion d’essere” soprattutto “per dare prospettive di vita e di realizzazione personale,
prima che professionale”. (A cura di Roberta Gisotti)