2013-10-21 19:14:30

Movimento dei Focolari e organizzazioni sociali dell'America latina: al via l'incontro sulla "fraternità in atto"


“La fraternità in atto: fondamento della coesione sociale”. E’ il titolo del primo appuntamento dei rappresentanti delle organizzazioni sociali ispirate dal carisma di unità dei Focolari dell’America Latina. L’incontro è iniziato ieri mattina alla Mariapoli Ginetta, il centro nazionale brasiliano dei Focolari che sorge a Vargem Grande Paulista, nei pressi di San Paolo. Vi sono convenuti rappresentanti di 25 organizzazioni sociali giunte dalle varie regioni del Brasile. Mentre da domani si uniranno altre 12 provenienti da altrettanti Paesi dell’America Latina. Da Vargem Grande Brasile, il servizio di Carla Cotignoli:

Nonostante i progressi registrati negli ultimi decenni, nel continente latinoamericano perdurano gravi squilibri sociali, le periferie di molte città sono segnate da violenza, prostituzione, droga. E’ per rispondere al grido dei più poveri, riconoscendovi il volto del Crocefisso vivo, che in queste aree sono nate e sviluppare numerose organizzazioni sociali, a cominciare dagli inizi degli anni ’60, poco dopo l’arrivo dei primi focolarini in Brasile e poi negli altri Paesi dell’America Latina. Ora l’attuale contesto socio-politico del continente e il continuo richiamo di Papa Francesco di privilegiare le periferie, fanno sorgere nuove domande: sono state messe a frutto tutte le potenzialità di trasformazione sociale racchiuse nel carisma dell’unità? Quali le vie per incidere maggiormente nel cambiamento e rispondere alle sfide poste dall’attuale situazione politico-sociale del continente? E’ per ricercare insieme le risposte, che è stato promosso questo primo incontro dei rappresentanti delle organizzazioni sociali di tutto il Brasile e degli altri Paesi latinoamericani. Tracciando in apertura, il processo di preparazione di questo evento avviato da due anni, Gilvan de Sousa, uno dei promotori, ha proposto due piste: “rimettere a fuoco lo specifico dell’impegno alla luce del carisma dell’unità, e creare una rete tra le diverse organizzazioni sociali, per uno scambio di esperienze, progetti e difficoltà”. La lettura di pensieri di Chiara Lubich hanno focalizzato, fin dalle prime battute, la radice di questo impegno sociale: l’amore evangelico, perché non si trasformi in sterile attivismo o in puro assistenzialismo. Ne consegue la prospettiva di un “umanesimo dove l'uomo guarda l'uomo, e il popolo l'altro popolo attraverso la lente trasfigurante della persona del Cristo”. Per una conoscenza reciproca, è iniziata la carellata delle diverse opere, iniziando dalle molte sorte a favore dei bambini e adolescenti e delle loro famiglie, per la maggior parte sostenute dalle adozioni a distanza.







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