Australia. Il Papa prega per le vittime degli incendi che stanno devastando il Paese
In Australia. Centinaia di migliaia di persone nelle zone boschive che circondano
Sydney sono esposte a una crescente minaccia per dall'onda di fuoco che infuria da
cinque giorni, segnando un inizio anticipato e feroce della stagione degli incendi
che regolarmente accompagna l'estate australe. Stefano Vergine:
Un'emergenza
senza precedenti. Così i vigili del fuoco australiani hanno definito gli incendi che
da giovedì stanno devastando il Nuovo Galles del Sud, lo stato con capitale Sydney.
Oggi il governatore Barry O'Farrell ha dichiarato lo stato di emergenza per tutto
il Nuovo Galles del Sud. Il provvedimento dà la possibilità alle autorità di ordinare
l'evacuazione delle case, interrompere le forniture di elettricità ed acqua, demolire
le abitazione pericolanti. Secondo le autorità, si tratta dei peggiori incendi che
negli ultimi 40 anni hanno colpito il più popoloso stato australiano. La linea del
fuoco è lunga 300 chilometri, e sono già 37mila gli ettari di terreno andati in fumo.
La maggior parte dei roghi sta colpendo la zona delle Blue Mountains, le montagne
alle spalle di Sydney. Una cinquantina quelli attivi al momento, 12 dei quali definiti
fuori controllo. Per ora il bilancio è di 208 case distrutte dalle fiamme, un altro
centinaio danneggiate e un morto, un anziano stroncato da un infarto nel tentativo
di salvare la propria abitazione. Ma la situazione, dicono le autorità, nei prossimi
giorni potrebbe peggiorare. Da oggi a mercoledì è infatti previsto un aumento delle
temperature e l'intensificarsi del vento. L'Australia è abituata ad incendi di questo
tipo, ma quest'anno sono iniziati molto prima del solito a causa del caldo record,
con temperature già arrivate oltre i 30 gradi. Il timore dei vigili del fuoco è che
gli incendi nelle prossime ore possano arrivare fino alla periferia di Sydney.