Maldive: nuovo rinvio delle elezioni presidenziali
Si è concluso con un amaro nulla di fatto il ritorno alle urne per il primo turno
delle elezioni presidenziali previsto per oggi nell’arcipelago delle isole Maldive.
Secondo quanto riferito ai media locali da Fuad Thaufeek, presidente della Commissione
elettorale, le forze dell’ordine hanno imposto, ad appena un’ora dall’apertura dei
seggi, il rinvio della nuova tornata elettorale a data da destinarsi, impedendo addirittura
la distribuzione del materiale, schede comprese, che non è neppure stato fatto uscire
dagli uffici. Il nuovo stop è stato richiesto nella notte da due candidati, Gasim
Ibrahim e Abdulla Yameen, che hanno affermato di non aver firmato le liste elettorali
come stabilito in un nuovo regolamento imposto dai giudici della Corte Suprema. Proprio
da quest’ultima era stata emessa una sentenza di annullamento, per presunte irregolarità,
dei risultati delle elezioni indette lo scorso 7 settembre, malgrado gli osservatori
internazionali avessero certificato il loro corretto svolgimento. L'ex presidente
Mohammed Nasheed, che il 7 settembre aveva ottenuto il 45% dei voti, è ancora favorito,
ma non è chiaro se riuscirà a ottenere la maggioranza del 50%, necessaria per evitare
il ballottaggio. Il presidente uscente, Mohamed Waheed, che aveva ottenuto solo il
5% al primo turno, si è invece ritirato esprimendo dubbi sulla correttezza del nuovo
voto. Rimangono ancora in corsa: Abdulla Yamen, il fratellastro dell’ex presidente
Abdul Gayoom, che aveva ottenuto il 25,3%, e Gasim Ibrahim, arrivato terzo con il
24% delle preferenze. La ripetizione del voto ha creato innumerevoli inconvenienti,
soprattutto per quanto concerneva la registrazione di chi vota lontano dalla propria
residenza. Sono circa 60mila gli elettori in questa condizione, un numero da non sottovalutare
rispetto ai 240mila aventi diritto. (C.S.)