Lampedusa: allestita da Caritas e "Save the Children" una ludoteca per i figli degli
immigrati
E’ stata allestita a Lampedusa una ludoteca per i bambini ospiti del centro di accoglienza.
Realizzata grazie alla Caritas e a "Save the Children", la struttura accoglie i tantissimi
bambini migranti, accompagnati dai loro genitori. Di questa iniziativa, volta a rendere,
se possibile, meno triste, la permanenza dei piccoli migranti, Elvira Ragosta
ne ha parlato con Valerio Landri, direttore della Caritas di Agrigento:
R. - Vedere
il sorriso dei bambini mentre giocavano sereni in uno spazio neutro, libero, diverso
dal centro di accoglienza, ci ha confermato che il progetto segue la linea giusta.
I bambini hanno disegnato, hanno giocato, hanno fatto attività sportive; sono stati
semplicemente insieme serenamente come solo i bambini sanno fare. I loro disegni hanno
parlato chiaro: abbiamo potuto vedere come le loro rappresentazioni parlassero di
mare in tempesta, di temporale nel mare, di bombardamenti su una città … Questo ci
fa capire quello che i bambini portano dentro, che è ancora inespresso e che ha bisogno
di essere tirato fuori.
D. - Che tipo di attività possono svolgere i bambini
in questa struttura che è ancora in una fase rudimentale?
R. - La struttura
è stata inaugurata adesso, quindi chiaramente si andrà completando in fieri. I bambini
fanno attività di disegno, cantano, fanno attività sportive, grazie alla collaborazione
di un’associazione sportiva dell’isola che si è messa anche a disposizione per creare
momenti di integrazione con i bambini isolani. L’attività si è svolta in due ore
e mezza del pomeriggio di ieri. Si prevedono due turni, al mattino e al pomeriggio,
per consentire al maggiore numero possibile di bambini di partecipare ai giochi.
D.
- Per quanto riguarda i bambini che hanno avuto la ventura di arrivare vivi a Lampedusa,
ma la sventura di aver perso i loro genitori, c’è un tipo di lavoro differente?
R.
- Sì. Il lavoro, anche per problemi legati a responsabilità civile, si svolge prevalentemente
all’interno del centro. É anche vero che i bambini sono coloro che prima di tutti
vengono trasferiti nelle strutture di accoglienza in tutta Italia. Quindi la permanenza
dei minori stranieri non accompagnati è certamente più limitata rispetto a quella
degli altri. Il nostro lavoro è proprio fare in modo che questi bambini possano, il
prima possibile, essere trasferiti. Effettivamente in questi giorni ci sono stati
dei trasferimenti di minori stranieri non accompagnati presso strutture in tutta Italia.
Questo, certamente, garantisce che loro possano già avviare un percorso di integrazione
o comunque di inserimento nella società italiana.
D. - Questa struttura-ludoteca
è stata fortemente voluto. È - lo abbiamo detto - ancora nella fase rudimentale. Come
sarà ampliata?
R. - Stiamo prevedendo uno spazio verde da collocare tutto intorno
alle tende in modo che i bambini possano giocare all’esterno con maggiore facilità.
Qui a Lampedusa è ancora piena estate e quindi si possono tranquillamente utilizzare
gli spazi aperti. Inoltre, la collaborazione con l’associazione sportiva, che si va
strutturando di giorno in giorno, ci consentirà di ampliare ulteriormente gli spazi
consentendo lo svolgimento di alcune attività nel campetto e negli spazi sportivi
dell’associazione.