Italia. Letta: “Noi primi ad abbassare le tasse”. Sindacati e imprese, “Manovra
insufficiente”
In Italia non si plano le fibrillazioni all’interno delle forze politiche e sociali
dopo il varo della Legge di Stabilità da parte del Governo. Letta e Napolitano hanno
difeso l’azione dell’esecutivo dalle critiche provenienti da sindacati, Confindustria
e anche da diversi settori della maggioranza. Occhi puntati intanto sulla capitale
per il secondo giorno di cortei e manifestazioni dei gruppi antagonisti. Il servizio
di Marco Guerra:
Dalla crisi
si esce un passo alla volta ma per la prima volta abbiamo abbassato tasse. Il premier
Enrico Letta rivendica che il suo governo ha fatto segnare un’inversione di tendenza
sul fronte finanziario. “Abbiamo messo a disposizione 5 miliardi di euro in 3 anni
di riduzione di tasse – spiega in un’intervista al tg1 -, il Parlamento e le parti
sociali decideranno come usarli”. In soccorso all’azione del governo il presidente
Napolitano che chiede alle forze politiche di “non confondere il coraggio con l'incoscienza
nel modificare la legge di stabilità”. Ma con il passare delle ore si allarga il fronte
critico alla manovra. Letta parlerà con Monti e Fassina per placare le voci più contrariate
all’interno della maggioranza, mentre deve fare i conti con le spaccature che interessano
tutti i partiti di governo. Dal conto loro sindacati e imprese accusano l'esecutivo
di timidezza nel taglio del cuneo fiscale, con L'ex ministro Corrado Passera parla
di una manovra “gravemente insufficiente”. E un appello contro ogni forma di austerità
arriva dalla manifestazione dei Cobas di ieri a Roma. Oggi sfileranno i movimenti
antagonisti no tav, no muos e centri sociali. La capitale resta blindata dopo il fermo
di 5 anarchici francesi e il ritrovamento di un furgone pieno di spranghe e biglie.