Oltre 2 milioni di famiglie in Italia non ha reddito sufficiente per vivere. E’ quanto
emerge da un’indagine della Coldiretti sulla percezione della crisi e il Made in Italy,
presentata al Forum Internazionale dell’Agricoltura a Cernobbio. Il servizio di Elvira
Ragosta: Sette italiani su
10 temono di perdere il lavoro, le famiglie risparmiano al massimo, spendendo solo
per cibo, affitti e bollette. L’indagine della Coldiretti fotografa un Paese in seria
difficoltà, in cui il 51% degli abitanti teme che non ci saranno miglioramenti a breve
termine. Sara Paraluppi, agronoma di Coldiretti:
“Dai sondaggi si verifica
che si stanno trascurando ormai tutte quelle che sono considerate le parti più frivole
degli acquisti degli italiani, come l’abbigliamento, i viaggi o l’informatica: sono
elementi che ormai vengono lasciati da parte perché la base fondamentale riguarda
veramente la sussistenza della famiglia; si va a caccia degli sconti, delle offerte
speciali che danno il senso di poter risparmiare, a favore della quantità da mettere
in tavola, perché si deve mettere insieme il pranzo con la cena … Le quantità si riducono
e talvolta questo corrisponde ad acquisti di prodotti che non sono di qualità”.
Tra
i risvolti sociologici della crisi c’è l’aumento dei furti per cibo e piccoli giocattoli,
che il 16% degli italiani ammette di aver compiuto.
“Molti hanno rinunciato
ad acquistare – per esempio – mobili, auto, con percentuali differenti; ma la cosa
che balza all’occhio è che in molti casi, con percentuali piuttosto significative
– il 37% degli italiani – hanno chiesto aiuti in particolare ai genitori; addirittura,
il 14% ha chiesto aiuto ai familiari e qualche volta anche ai figli. Quindi, c’è un
ritorno ad un atteggiamento di solidarietà familiare: non consideriamo questo come
una positività grande, però effettivamente la famiglia si sta anche ricompattando
per riuscire ad aiutarsi e per portare avanti le necessità quotidiane. Non far girare
soldi significa bloccare attività importanti che di volta in volta rischiano di spegnersi,
ma soprattutto di continuare ad innescare questo meccanismo di povertà che effettivamente
sta diventando preoccupante”.
Per i prodotti ortofrutticoli gli italiani si
affidano sempre più al contadino, abbattendo i costi della filiera. Intanto aumenta
il numero degli iscritti alle facoltà di agraria e si scatena la creatività di giovani
imprenditori che sfruttano i territori climatici mediterranei per produzioni esotiche
diverse da quelle tradizionali.