2013-10-17 14:29:49

Myanmar: esplosioni non rivendicate. Sale la tensione


Continua la misteriosa serie di attentati dinamitardi di modesta intensità in Myanmar, non rivendicati. Altri tre ordigni sono esplosi nella parte orientale del Paese. Una ha provocato un morto, un lavoratore nei pubblici servizi, nella città di Namkham, nello stato Shan, una regione interessata dal conflitto tra truppe governative e milizie locali, ma al momento la polizia non ha avanzato alcun collegamento tra l’esplosione omicida e le tensioni locali. Le diplomazie occidentali - riferisce l'agenzia Misna - hanno avvisato i loro cittadini di prestare la massima attenzione dopo la morte, lunedì, di una cittadina americana nello scoppio di un ordigno nel lussuoso Traders Hotel nella capitale commerciale Yangon. Oggi gli Stati Uniti hanno definito i nuovi attentati “atti terroristici” e chiesto alle autorità di indagare nel pieno rispetto della legge ma anche dei diritti. Riguardo all’attentato che è costato la vita alla cittadina statunitense e il ferimento di una connazionale martedì la polizia ha fermato nello stato di Mon un sospetto di nazionalità birmana che aveva pernottato nell’albergo colpito dall’attentato. Altri individui sarebbero sotto interrogatorio. Una serie di eventi dinamitardi simili per potenziale e per modalità a quelli abituali durante il regime e di cui le autorità incolpavano abitualmente milizie etniche o oppositori democratici. Comunque eventi che alzano la tensione in un Paese che si appresta per la prima volta a ospitare un evento sportivo internazionale, la 27ma edizione dei Giochi dell’Asia Sud-orientale (South-East Asian Games), dall’11 al 22 dicembre e che solo due settimane fa ha ricevuto dal Vietnam il testimone della presidenza dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (Asean). Anche in questa prospettiva, il governo che da due anni persegue una linea riformista, ha accelerato i contatti con le minoranze ancora in conflitto, la liberazione di detenuti per motivi d’opinione e liberalizzazione dell’informazione e dell’economia, non senza resistenze da parte di gruppi e personalità del vecchio regime militare o da fazioni ribelli. Il rinnovarsi delle tensioni verso i musulmani di etnia Rohingya ma anche quelli di cittadinanza birmana, ha acceso un nuovo fronte di ostilità verso il governo, accusato di connivenza con gli estremisti buddhisti e di disinteresse verso la loro condizione. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 18 ottobre







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