Malta: dichiarazione dei vescovi sul progetto di legge per le unioni civili
Rispetto della persona, tutela dei minori, attenzione al bene comune, rafforzamento
della famiglia basata sul matrimonio tra uomo e donna: sono i principi cardine ribaditi
dai vescovi maltesi, in una nota ufficiale diffusa mercoledì. Il documento, a firma
di mons. Mario Grech, presidente della Conferenza episcopale locale, si contrappone
al progetto di legge sulle unioni civili presentato in Parlamento nei giorni scorsi.
La bozza di normativa mira a permettere alle coppie dello stesso sesso di procedere
all'unione civile, e concede loro gli stessi diritti e doveri delle coppie sposate,
compresa l’adozione di bambini; si prevede inoltre che l'unione civile, come il matrimonio
civile, sia sancita da un funzionario o dal sindaco e si chiede il riconoscimento
dei matrimoni gay contratti all'estero. “Noi vescovi – si legge nella nota – vogliamo
offrire la nostra riflessione, poiché il nostro dovere è quello di proclamare la Buona
Novella nella convinzione che, come scrive Papa Francesco nell’Enciclica Lumen Fidei,
la fede non evoca soltanto una solidità interiore, ma illumina anche i rapporti tra
gli uomini, perché nasce dall’amore e segue la dinamica dell’amore di Dio”. I presuli
chiedono, quindi, “una profonda e ponderata riflessione” sul progetto di legge in
esame, in particolare sulla possibilità di registrare, come unione civile, l’unione
tra persone dello stesso sesso: “Dobbiamo tenere a mente – spiega la Chiesa di Malta
– che attraverso questo progetto di legge si discute delle persone e delle loro vite”.
Di conseguenza, “al fine di avviare una discussione matura, bisogna avere un profondo
rispetto nei confronti delle persone stesse”. E come il Papa ha detto recentemente,
parlando degli omosessuali nell’intervista rilasciata a La Civiltà Cattolica, “nella
vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro
condizione”. L’insegnamento della Chiesa è chiaro su questo punto, sottolineano i
presuli, esortando poi ad una continua “formazione e catechesi” sulla dottrina della
Chiesa. Al contempo, i membri del Parlamento vengono richiamati a “tenere in considerazione
il bene comune”. Inoltre, guardando al diritto all’adozione che la proposta di normativa
vuole introdurre per le coppie omosessuali, la Chiesa di Malta afferma: “Un tema di
natura così delicata, così come tutti quelli che riguardano i bambini, necessita di
molta saggezza da parte del legislatore e di tempo affinché si raggiunga la giusta
decisione”. “I bambini – ribadiscono i vescovi maltesi – dovrebbero essere cresciuti,
preferibilmente, dai loro genitori, un uomo e una donna”. Di qui, l’appello al governo
affinché “continui a prendere misure che rafforzano la famiglia costruita sul matrimonio
tra un uomo e una donna”, poiché tale famiglia “rimane il primo e principale cardine
della società”. Infine, i presuli incoraggiano “tutti coloro che sono convinti di
questa verità a custodire la famiglia ed a continuare ad esprimere il massimo riguardo
nei confronti di questa istituzione naturale”. (I.P.)