Africa: assegnato premio per la libertà d’informazione a giornalista etiope in carcere
E’ andato a Woubshet Taye, giornalista etiope in carcere, il premio ‘African Journalist
Award 2013’, dedicato ai reporter distintisi per il loro contributo alla libertà d’informazione
in Africa. Come riferisce l’agenzia di notizie Misna, lo speciale riconoscimento,
assegnato da una commissione composta da dieci giornalisti africani che ogni anno
dal 1995 selezionano i candidati al premio, è stato ritirato dalla moglie e il figlio
di Taye, nel corso di una cerimonia tenutasi a Città del Capo, in Sudafrica. Woubshet,
vicedirettore dell’ormai estinto Awramba Times, è detenuto in cella dal giugno 2011
con l’accusa di terrorismo. Il tribunale di Addis Abeba lo ha condannato a scontare
una pena di 14 anni dopo averlo giudicato colpevole sulla base della controversa legge
anti-terrorismo in vigore nel Paese. Dopo il suo arresto, il direttore del giornale
è stato costretto a fuggire all’estero e la pubblicazione è stata sospesa. Allo stesso
modo altri due giornalisti di spicco, Reeyot Alemu e Eskinder Nega, stanno scontando
attualmente 5 e 18 anni di prigione. Secondo quanto reso noto dal Cpj, il Comitato
per la protezione dei giornalisti, tra gli sponsor del riconoscimento, la domanda
di grazia per Woubshet presentata al presidente è stata bocciata a settembre. L’Etiopia
è al 137° posto su una lista di 179 Paesi per lo stato della libertà di espressione
e il suo governo è considerato, assieme a quello della vicina Eritrea, uno dei più
repressivi nei confronti di oppositori e giornalisti. (C.S.)