Usa. Al Senato raggiunto l'accordo sul debito: 285 sì e 144 contrari
I leader democratico e repubblicano del Senato, Harry Reid e Mitch McConnell, hanno
raggiunto l'intesa finale sulla misura che permette di sbloccare lo shutdown ed alzare
il tetto del debito. L'intesa e' stata approvata poche ore fa con una maggioranza
bipartisan di 285 si' e 144 contrari. Quattro gli assenti. Tra i favorevoli nessuna
defezione tra i 198 democratici presenti in Aula. Spaccato invece il gruppo repubblicano
che alla House ha la maggioranza, con 87 favorevoli e 144 contrari. Bene la reazione
della Borsa di Wall Street che guadagna 200 punti. E la Casa Bianca fa sapere che
il presidente Barack Obama plaude l’accordo raggiunto al Senato e incoraggia la Camera
a andare avanti su quella strada. Il servizio di Debora Donnini:
L'America
non fallirà ed il governo riaprirà. Con queste parole il capogruppo democratico al
Senato Harry Reid parla dell’intesa raggiunta al Senato con l'omologo repubblicano
Mitch McConnel per scongiurare il default degli Stati Uniti. Il testo porrebbe fine
allo shutdown, cioè la chiusura delle attività federali non essenziali, giunto al
16esimo giorno, prolungando il bilancio fiscale fino al 15 gennaio 2014. L'accordo
prevede anche l'autorizzazione al governo a sforare fino al 7 febbraio 2014 il tetto
del debito Usa di 16.700 miliardi di dollari, che sarebbe stato raggiunto domani a
mezzanotte negli Stati Uniti. A conferma della serietà dell'intesa il senatore repubblicano
Ted Cruz, autore nelle scorse settimane di un forte ostruzionismo, non intenderebbe
ritardare il voto. Se tutto procederà come previsto, l’intesa dovrebbe essere approvata
anche dalla Camera che il presidente Obama, fa sapere la Casa Bianca, incoraggia ad
andare avanti su quella strada. Per Obama, dunque, l'intesa bipartisan raggiunta in
Senato può servire a riaprire il governo e ad eliminare la minaccia del default .
Ultimo aggiornamento: 17 ottobre