Renzi: un'assurdità l'amnistia. Per il cappellano di Firenze serve reinserire i detenuti
"Oggi ribadisco che sarebbe un'assurdita'" un ‘amnistia o un indulto. Lo ha detto
il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Pd Matteo Renzi, che ha ribadito
il massimo rispetto per il Presidente Napolitano. Alessandro Guarasci ha sentito
il cappellano del carcere di Sollicciano don Vincenzo Russo R.
– Siamo di fronte ad un’emergenza del sovraffollamento ed anche ad una grande disorganizzazione
della gestione degli istituti di pena. Sicuramente, quindi, qualche intervento va
fatto. Certamente, però, l’amnistia apre le porte del carcere, senza offrire – credo
– una minima progettualità fuori dal carcere, “extramuraria”, con il rischio altissimo
di future recidive.
D. – Misure, dunque, alternative e progetti per il reinserimento.
Sono anni che se ne parla, ma alla fine si fa molto poco...
R. – Una persona
che esce dal carcere senza una prospettiva futura ritorna in carcere. Bisogna implementare
il ricorso alle misure alternative alla detenzione, ma per fare questo ci vogliono
delle strutture risocializzanti, dove inserire i detenuti.
D. – Non c’è, però,
il pericolo di rincorrere gli umori della gente, che vuole che la pena sia espiata
solo in carcere?
R. – Credo che la gente abbia tutte le buone ragioni per poter
pretendere che sia applicata una giustizia. Dall’altra parte, se io mi metto nei panni
di un detenuto, credo ci siano tutte le ragioni per poter pretendere condizioni di
vita accettabili.