Sisma nelle Filippine: 85 morti, decine di feriti, case e chiese distrutte
Un potente terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito il centro dell'arcipelago filippino,
causando finora almeno 85 morti. Il bilancio è però purtroppo destinato ad aumentare.
Gli esperti dello US Geological Survey riferiscono che il sisma si è propagato al
di sotto dell'isola di Bohol (Central Visayas), una regione popolosa e fra le mete
turistiche più apprezzate del Paese. Danni e vittime - riporta l'agenzia AsiaNews
- si contano anche nelle vicina provincia di Cebu. Le vittime sono rimaste intrappolati
dal crollo di edifici e Centri commerciali, anche diverse chiese hanno riportato gravi
danni a causa della potente scossa. La terra ha tremato alle 8.12 di questa mattina
ora locale, in una giornata di festa nazionale per le Filippine e che ha risparmiato
un numero maggiore di vittime visto il crollo di alcune scuole, per fortuna deserte.
Fonti ufficiali confermano che il maggior numero di morti si conta a Cebu, la seconda
città per importanza di tutto il Paese. Cinque persone sono decedute in seguito al
crollo parziale di un porticciolo da pesca; altre due persone, assieme a diversi feriti,
sono morte per il cedimento del tetto di un Centro commerciale. Nella zona colpita
dal terremoto le comunicazioni sono difficoltose e anche il Centro locale della Protezione
civile ha subito pesanti danni e non sembra essere funzionale alle operazioni di coordinamento
dei soccorsi. Il sisma ha inoltre causato l'interruzione della fornitura di energia
elettrica in diverse aree della provincia. Intervistato da Cbcp il vescovo di Tagbilaran,
mons. Leonardo Medroso sottolinea che il tremore era "talmente forte" da causare "gravi
danni" a diverse chiese centenarie della diocesi, lascito dell'epoca coloniale spagnola.
È tuttora in corso una stima parziale dei luoghi di culto distrutti, fra cui vi sono
per certo le chiese di Looc e Carmen. Due persone, aggiunge il prelato, sono rimaste
intrappolate, mentre stavano pregando, nel crollo di una chiesa a Loon e sono decedute.
Le Filippine si trovano lungo il cosiddetto "anello di fuoco" del Pacifico, caratterizzato
da un'intensa attività sismica e vulcanica. Nel 1990 un terremoto di magnitudo 7,7
ha ucciso oltre 2mila persone a Luzon. Nel marzo 2010 un sisma di magnitudo 6,2 ha
colpito al largo dell'isola di Luband, a Mindanao, ma l'onda è stata avvertita sino
a Manila, la capitale, distante oltre 130 km dall'epicentro. Infine, nell'agosto 2012
un terremoto di magnitudo 7,6 si è propagato al largo della costa orientale dell'isola
di Samar, con relativo allarme tsunami e l'evacuazione generale nella zona. (R.P.)