Perù. Vescovo di Chimbote: non ho paura dei detenuti ma dei criminali ancora fuori
Intervistato dalla stampa locale sulle frequenti estorsioni che avvengono a Chimbote,
attribuite ai detenuti del carcere ‘Cambio Puente’, il vescovo della diocesi della
cittadina peruviana, mons. Angel Francisco Simon Piorno, ha affermato energicamente
di non temere i prigionieri che sono in carcere, ma coloro che sono fuori e che invece
dovrebbero stare dietro le sbarre. Nella nota inviata all’agenzia Fides si legge inoltre
che il vescovo ritiene inutile installare un apparecchio per bloccare le telefonate
dentro il carcere, perché questo non fermerà certo le estorsioni, mentre, ha ribadito:
"si devono catturare quelli che sono fuori, quei criminali che con la minaccia cercano
di ottenere denaro facile". Il vescovo ha anche espresso preoccupazione per i 75 omicidi
denunciati finora dall’inizio di quest'anno a Chimbote: "sembra di vivere nell'età
della pietra, in cui non si rispetta la vita degli altri. Queste cifre sono sconvolgenti,
si deve prendere un impegno serio per affrontare il grave problema della città: l'insicurezza".
Secondo quanto rilevato da mons. Piorno, se le forze di polizia non riusciranno a
ottenere risultati e, al contrario, il clima di violenza dovesse crescere, allora
sarà necessario apportare modifiche e pensare a nuove strategie. Il vescovo sostiene
e ha già confermato la propria partecipazione, il prossimo 17 ottobre, alla marcia
per la Pace organizzata dai detenuti di ‘Cambio Puente’, per dare un segnale contro
l’alto tasso di criminalità nella città. (C.S.)