2013-10-14 11:00:50

Libano. Il patriarca Rai: con la crisi siriana è in pericolo la secolare convivenza cristiano-islamica


“Svuotare il Mashrek (il Medio Oriente) della sua civiltà cristiano-islamica” e “mantenere uno stato di guerra permanente nella regione per fini politici ed economici”: è questo “l’obiettivo ipocrita” della guerra in Siria. E’ il duro monito rivolto dal patriarca maronita Bechara Raï, che ha ricevuto una delegazione di rappresentanti di undici associazioni cristiane e musulmane francesi, giunta in Libano per esprimere solidarietà al Paese, da mesi in prima linea nell'emergenza umanitaria causata dal conflitto siriano. Una situazione, ha sottolineato il card. Rai, che, con l’approssimarsi dell’inverno, rischia di diventare una catastrofe umanitaria. Più di un milione e mezzo di profughi siriani sono infatti senza un alloggio decente, senza scuole e assistenza sanitaria. Di qui l’appello alla comunità internazionale affinché non risparmi alcuno sforzo per aiutare queste persone. Il card. Rai, citato dal quotidiano locale “L’Orien-le-Jour, si è quindi rivolto in particolare ai Paesi occidentali: “L’Occidente che fino a poco tempo fa invocava l’invio di armi in Siria deve levare la sua voce e chiedere adesso che la pace venga ristabilita”. Egli ha inoltre ribadito il fermo rifiuto della proposta avanzata da alcuni Paesi di accogliere quote di profughi: che, ha detto, significa volere “sradicare un popolo, distruggere una civiltà islamo-cristiana costruita in 13-14 secoli di coesistenza”. Della delegazione francese guidata dal vescovo di Troyes mons. Marc Stenger, facevano parte, tra gli altri rappresentanti di Pax-Christi France; della Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia; del Secours islamique France (la Mezzaluna Rossa francese); del Secours catholique-Caritas France e l’Œuvre d’Orient,. Prima di rientrare la delegazione ha lanciato, da parte sua, un appello a tutte le organizzazioni religiose e ong francesi “ad unirsi per portare al popolo siriano un messaggio di solidarietà e speranza”. (A cura di Lisa Zengarini)







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