Lampedusa, (don Nastasi): "Lascio qui un pezzo di cuore"
"Lascio l'isola con
un po' di amarezza, ma sono pronto a servire un'altra comunità". Don Stefano Nastasi,
si trasferisce a Sciacca (AG), dopo sei anni come parroco a S. Gerlando, a Lampedusa.
"Lascio un pezzo di cuore ai lampedusani - racconta don Stefano - perché so quanto
pesa, nella quotidianità, la solitudine che vive questa gente. Se c'è qualcosa
che abbiamo imparato in questi anni di continue emergenze, è che abbiamo potuto guardare
le fragilità interne alla comunità proprio accogliendo le fragilità dei migranti.
La missione Mare Nostrum è già una risposta alla realtà degli
sbarchi, ma aspettiamo che venga concretizzata. Di certo, non risolve tutto".
Il sacerdote ricorda quanto bene abbia fatto a tutti gli isolani la presenza dell'elemosiniere
del Santo Padre: "E' stata per noi come un balsamo di consolazione. Mons. Konrad Krajewski
è stato accanto a noi, ha osservato, con noi ha pregato, ha accompagnato i sommozzatori
nelle ore del recupero delle salme. Una testimonianza molto bella. Celebrando con
noi al suo arrivo qui, ci ha detto che il desiderio del Papa era prolungare attraverso
di lui le sue braccia. Ecco, vorrei dire che oltre alle braccia abbiamo sentito il
cuore del Papa accanto al nostro. Grazie". Intanto, mentre continuano gli approdi
di fortuna, venti bambini di origine siriana e palestinese da diverse settimane a
Lampedusa, possono giocare nella prima ludoteca realizzata, ancora in modo rudimentale,
dall'impegno congiunto di Save the Children e Caritas. (a cura di
Antonella Palermo)