2013-10-13 10:10:27

Terra Santa: il 17 novembre a Nazareth conclusione dell'Anno della Fede


Saranno circa 10 mila, tra fedeli locali e pellegrini, i partecipanti alla Messa che si celebrerà a Nazareth il 17 novembre a conclusione dell’Anno della Fede in Terra Santa. Sede particolare dell’evento, presentato a Roma, sarà il Monte del precipizio dove celebrò anche Benedetto XVI il 14 maggio del 2009, durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa. Secondo quanto riferito da Tzivi Lotan, consigliere Affari turistici dell’ambasciata d’Israele, con questa iniziativa si “rafforza la collaborazione tra Israele e la Chiesa cattolica e in modo particolare con quella di Terra Santa, anche alla luce delle relazioni strette con il Patriarcato latino di Gerusalemme”. La giornata del 17 si aprirà alle 9 del mattino, con un momento di festa animato da cori cristiani di Terra Santa, mentre alle ore 11 il patriarca latino, mons. Fouad Twal, presiederà la Messa, concelebrata da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Dopo la celebrazione, riprenderà la festa che coinvolgerà anche il centro cittadino dove diversi monumenti e santuari resteranno aperti gratuitamente. Sono previsti anche alcuni permessi per entrare in Israele, rilasciati a cristiani provenienti dai Territori palestinesi, e per chi volesse “anche dal Libano, passando attraverso la Giordania”. Tra i fedeli presenti, non mancheranno gli italiani. La conferma è venuta da mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, presente in conferenza stampa: “A Nazareth ci saranno diversi gruppi tra cui quelli dell’Unitalsi, dell’Anspi, del Centro turistico giovanile e del Centro Sportivo Italiano. Pellegrinaggi che vogliono essere segno della vicinanza e della solidarietà della Chiesa italiana alle comunità cristiane locali, come detto anche dal segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, in una lettera inviata al patriarca latino Fouad Twal. I pellegrinaggi delle diocesi italiane in Terra Santa - ha ricordato mons. Lusek - hanno costellato tutto l’Anno della fede e proseguiranno in modo costante”. (R.P.)







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