Nucleare. Iran: "No all’estero il nostro uranio arricchito"
L’Iran non acconsentirà a inviare all’estero il suo uranio arricchito: lo ha fatto
sapere ieri il responsabile dei negoziati di Teheran, Sayed Abbas Araghchi, che domani
e mercoledì prossimi sarà impegnato a Ginevra nella ripresa dei colloqui con le potenze
occidentali del 5+1 sulla questione del nucleare in Iran. Proprio il cosiddetto “ship
out”, il trasferimento all’estero, era il nodo sul quale si era incagliato il precedente
round di trattative, tra il febbraio e l’aprile scorso in Kazakhstan: l’Iran ha definito
l’ipotesi la “linea rossa” da non oltrepassare, mentre si potrà discutere sul “volume,
i livelli e i metodi di arricchimento”. La presentazione di un primo piano sul nucleare
iraniano era stata preannunciata dal presidente Rohani il 27 settembre scorso a New
York, senza ulteriori dettagli. Da quanto riferito oggi dall’agenzia semiufficiale
Isna, le proposte iraniane saranno diverse dalle precedenti e articolate in tre fasi.
La prima – che se ignorata fermerà inevitabilmente le trattative – prevedrebbe che
il 5+1 s’impegni nel riconoscimento dei diritti dell’Iran all’arricchimento dell’uranio.
(R.B.)