Usa: prosegue il confronto Obama-repubblicani per evitare il default
Agire subito per contrastare le incertezze legate allo shutdown e al rischio default.
E' l'appello lanciato A Washington agli Usa dal G20 dei minstri delle finanze nel
comunicato finale, intanto alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama ha nuovamente incontrato i senatori Repubblicani. Proseguono dunque le trattative
tra Casa Bianca e Congresso per evitare il default, dopo la mancanza dell'approvazione
della legge di bilancio, ha causato la chiusura della pubblica amministrazione, il
cosiddetto shutdown. Da Washington, Francesca Baronio:
Un incontro
di oltre due ore, con i Repubblicani e una telefonata con lo speaker della camera
John Bahner. E’ stato una giornata frenetica per il presidente americano Barack Obama,
in cerca della quadra. Secondo i Repubblicani I segnali sono incoraggianti, e sia
il Presidente che Baheneur rassicurano gli americani: il dialogo continua. Ma, fa
sapere il portavoce di Obama, Jay Carney “Il presidente non e’ disposto a pagare un
riscatto solo perché il Congresso faccia il suo lavoro”. Ossia niente trattativa sul
tetto del debito se continua lo shutdown. Respinta dunque al mittente la proposta
d’innalzare il tetto del debito per sei settimane, un arco di tempo considerato troppo
breve dalla Casa Bianca. Prende, invece, quota l’ipotesi di una finestra più lunga
dai sei mesi all’anno portata avanti dalla senatrice Susan Collins una repubblicana
nota per le sue posizioni moderate. Intanto continuano gli ammonimenti del mondo economico.
Ieri il comitato del G20 riunito a Washington ha richiamato gli stati Uniti ad agire
subito per contrastare le incertezze legate allo shutdown e al rischio default.