“La Voce Umana” di Paolo Di Nicola festeggia, come già è accaduto il mese scorso con
Wagner, il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con «Aida», il cui ascolto
sarà diviso in due parti e radiotrasmesso l’11 ottobre (i primi due atti) e il 18
ottobre (gli ultimi due) sempre alle 21:00 e sempre con replica alle 4:00 del giorno
successivo. Tra le ventisette opere di Verdi la scelta è caduta su «Aida» perché è
uno dei titoli più famosi, più rappresentati e significativi del cigno di Busseto
(basterebbe a giustificarlo solo la fama associata alla marcia trionfale e l’emozione
che procura l’ascolto!) e perché sarà proposta in un’edizione discografica realizzata
nel 2001 (l’anno del centenario della morte di Verdi) e annoverata tra le migliori
e più sorprendenti del capolavoro verdiano. È un’interpretazione che va oltre la tradizionale
visione di «Aida» opera trionfalistica e in “technicolor”, grandiosa e sfarzosa come
le piramidi egizie, per privilegiarne invece l’aspetto di dramma intimistico e soggettivo.
La storia di Aida e di Radamès, e del loro amore contrastato e distrutto dai poteri
forti come la politica e la religione, è raccontata attraverso una sapiente “regia
sonora” fatta di sottigliezze musicali, sfumature e colori cangianti, e di fraseggi
sia orchestrali sia vocali fantasiosi e ricchi di tempi e dinamiche agogiche. Sarà
diretta da Nikolaus Harnoncourt, suonata dai Wiener Philharmoniker, cantata dall’Arnold
Schoenberg Chor e nelle parti principali da Cristina Gallardo-Domâs (Aida), Vincenzo
La Scola (Radamès), Olga Borodina (Amneris), Matti Salminen (Ramfis) e Thomas Hampson
(Amonasro).