2013-10-11 12:18:35

Nigeria. Delta del Niger: uccisa una missionaria laica italiana


Uccisa, probabilmente nel corso di una rapina, nonostante il suo impegno per il diritto allo studio e l’inserimento professionale dei ragazzi e delle ragazze del Delta del Niger: è accaduto questo, riferisce all'agenzia Misna chi la conosceva bene, alla missionaria laica italiana Afra Martinelli. La donna, 78 anni, da 30 al servizio della Chiesa locale della Nigeria, è stata trovata riversa nella sua casa la notte del 26 settembre. Secondo Marisa Nodari, responsabile di Cuore amico fraternità di Brescia, un’associazione caritativa impegnata nel sostegno alle attività della missionaria, la notizia dell’assassinio è stata diffusa solo oggi. La donna sarebbe stata colpita alla nuca con un machete e sarebbe morta a causa delle ferite alcuni giorni dopo l’aggressione. “Da 30 anni – dice Nodari – Afra dirigeva a Ogwashi-Ukwu il Centro Regina Mundi, una struttura che ospita ragazzi e ragazze, dove c’è una scuola di informatica e un collegio per chi viene da lontano e non può tornare a casa ogni giorno”. Afra era originaria di Civilerghe, un paesino in provincia di Brescia. Di recente da Cuore amico fraternità di Brescia aveva avuto un aiuto per l’acquisto di un generatore, un bene raro e prezioso nel sud della Nigeria ricco di petrolio ma ostaggio di povertà e bande criminali. Ogwashi-Okwu è una cittadina di circa 30.000 abitanti, situata nello Stato del Delta. “Volevano attribuirle la cittadinanza onoraria ma lei era contraria, diceva di non aver fatto nulla” ha detto alla Misna il fratello Enrico Martinelli. “Da quando era stata chiamata nel Paese africano dal vescovo di Ibadan – racconta Enrico – Afra continuava a ottenere riconoscimenti per un lavoro di carità e di sostegno sociale che aveva beneficiato tanti giovani”. A Ogwashi-Ukwu il suo Centro Regina Mundi si è ampliato nel corso degli anni, fino a diventare un riferimento essenziale per gli studenti della città e dei villaggi vicini che avevano bisogno di internet. Negli ultimi tempi erano aumentati anche i collaboratori, 18. “Difficile stabilire se sia stata la maggiore visibilità del Centro ad attirare i rapinatori” racconta il fratello. (R.P.)







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