Circa 50 mila persone sono rimaste gravemente danneggiate dal ciclone Haruna che,
per diversi giorni, ha portato piogge torrenziali sulla costa occidentale del Madagascar.
Le inondazioni sono cessate completamente a maggio consentendo finalmente alle ultime
famiglie sfollate di rientrare a casa. Varie organizzazioni umanitarie hanno contribuito
alla ripresa del Paese, oltre al gruppo locale della ong internazionale Action Contre
la Faim (Acf), il Ministero della Sanità e Médecin Sans Frontières (Msf), hanno portato
a termine i loro programmi di assistenza. Care International finora è riuscita ad
assistere 11 mila famiglie della regione colpita, ma a causa della mancanza di fondi
prevede di dover sospendere gli aiuti per la fine di ottobre. La riduzione dei finanziamenti
- riferisce l'agenzia Fides - è stata attribuita al fatto che Haruna sia stato classificato
un ciclone di modeste dimensioni e l'attenzione dei donatori attualmente è concentrata
su paesi come il Mali e la Siria. Ma ogni ciclone è diverso. Alcuni provocano danni
ai raccolti, altri alle abitazioni e altri portano alluvioni. In Madagascar si tratta
di un fenomeno abbastanza comune e circa il 60% delle tempeste che si formano sopra
l'Oceano Indiano influenzano ogni anno il Paese. Una prevenzione più sostanziosa porterebbe
una maggiore rapidità nelle operazioni di recupero. Care ha sviluppato un ampio programma
per la stagione dei cicloni, che generalmente va dal mese di novembre a marzo e che
prevede di limitare i danni attraverso l’ancoraggio dei tetti con rocce oltre che
individuare luoghi asciutti per la conservazione degli alimenti; aiuti alimentari
e teli di plastica, assistenza finanziaria per ristabilire il più rapidamente possibile
le condizioni di vita della popolazione. Tuttavia, il programma si concentra di solito
sulla costa orientale. Le tempeste che colpiscono la costa occidentale del Madagascar,
come ha fatto Haruna, sono viste come un evento non comune. In alcune zone della costa
orientale la gente non ha le risorse per riprendersi da un ciclone, soprattutto quando
se ne verifica uno ogni anno. Diventa sempre più povera, costretta a vendere le proprie
cose e, alla fine, ha difficoltà a procurarsi cibo quotidiano. (R.P.)