Immigrazione. Affonda un barcone con 250 persone: 50 morti tra cui 10 bambini. 200
salvati
Nuova tragedia dell’immigrazione nel Canale di Sicilia. Un barcone con 250 persone
a bordo si è ribaltato ieri nelle acque territoriali di Malta. Decine le vittime –
almeno 50 secondo alcune fonti, tra le quali dieci bambini, ma forse anche di più
– mentre 150 mi sono stati salvati da una nave de La Valletta e gli altri da un’unità
della Marina Militare italiana. Intanto sale a 339 il numero delle vittime di Lampedusa.
Il servizio di Giancarlo La Vella:
Il nuovo dramma
ci restituisce in tutta la sua tragica realtà la condizione di chi lascia situazioni
di degrado e di pericolo in cerca di una nuova vita, trovando spesso purtroppo la
morte. Questa volta i 250 migranti – secondo alcune testimonianze – sarebbero rimasti
vittima del loro stesso desiderio, quando si sarebbero sbracciati per farsi notare
da un aereo di ricognizione che pattugliava la zona. Il barcone pieno all’inverosimile
ha perso stabilità e si è rovesciato in mare. Un dramma, che secondo il premier italiano,
Enrico Letta, conferma la gravissima entità dell’emergenza immigrazione. Queste nuove
vittime gridano alla comunità internazionale e all’Europa in particolare, quanto sia
urgente rivedere le politiche di accoglienza. E proprio Letta in un colloquio telefonico
con il presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy ha riferito della volontà di porre
il tema immigrazione al centro dei prossimi vertici a Bruxelles. A Lampedusa, intanto
il mare continua a restituire i corpi dei naufraghi di alcuni giorni fa: gli 11 recuperati
ieri portano il bilancio a 339 morti.