Il Papa: il demonio non si vince con atteggiamenti a metà, seguire Gesù senza sfumature
Dobbiamo sempre vigilare contro l’inganno del demonio. E’ quanto affermato da Papa
Francesco nella Messa di venerdì mattina a Casa Santa Marta. Il Pontefice ha sottolineato
che non si può seguire la vittoria di Gesù sul male “a metà” e ha ribadito che non
dobbiamo confondere, relativizzare la verità nella lotta contro il demonio. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
Gesù scaccia
i demoni e qualcuno comincia a dare spiegazioni “per diminuire la forza del Signore”.
Papa Francesco incentra l’omelia sul Vangelo odierno e subito sottolinea che sempre
c’è la tentazione di voler sminuire la figura di Gesù come fosse “al massimo un guaritore”,
da non prendere “tanto sul serio”. Un atteggiamento, ha osservato, che è “arrivato
ai nostri giorni”:
“Ci sono alcuni preti che quando leggono questo brano
del Vangelo, questo e altri, dicono: ‘Ma, Gesù ha guarito una persona da una malattia
psichica’. Non leggono questo qui, no? E’ vero che in quel tempo si poteva confondere
un’epilessia con la possessione del demonio; ma è anche vero che c’era il demonio!
E noi non abbiamo diritto di fare tanto semplice la cosa, come per dire: ‘Tutti questi
non erano indemoniati; erano malati psichici’. No! La presenza del demonio è nella
prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con
la vittoria di Dio sul demonio”.
Per questo, ha avvertito, “non dobbiamo
essere ingenui”. Il Papa ha, quindi, osservato che il Signore ci dà alcuni criteri
per “discernere” la presenza del male e per andare sulla “strada cristiana quando
ci sono le tentazioni”. Uno dei criteri è di “non seguire la vittoria di Gesù sul
male” solo “a metà”. “O sei con me – dice il Signore – o sei contro di me”. Gesù,
ha soggiunto, è venuto a distruggere il demonio, “a darci la liberazione” dalla “schiavitù
del diavolo su di noi”. E, ha ammonito, non si può dire che così “esageriamo”. “In
questo punto – ha detto – non ci sono sfumature. C’è una lotta e una lotta dove si
gioca la salute, la salute eterna, la salvezza eterna” di tutti noi. C’è poi il criterio
della vigilanza. “Dobbiamo sempre vigilare – ha esortato il Papa – vigilare contro
l’inganno, contro la seduzione del maligno”:
“E noi possiamo farci la domanda:
‘Io vigilo su di me, sul mio cuore, sui miei sentimenti, sui miei pensieri? Custodisco
il tesoro della grazia? Custodisco la presenza dello Spirito Santo in me? O lascio
così, sicuro, credo che vada bene?’ Ma se tu non custodisci, viene quello che è più
forte di te. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi
nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. La vigilanza! Ma, tre criteri, eh!
Non confondere la verità. Gesù lotta contro il diavolo: primo criterio. Secondo criterio:
chi non è con Gesù, è contro Gesù. Non ci sono atteggiamenti a metà. Terzo criterio:
la vigilanza sul nostro cuore, perché il demonio è astuto. Mai è scacciato via per
sempre! Soltanto l’ultimo giorno lo sarà”.
Quando lo spirito impuro esce
dall’uomo, ha rammentato il Papa, “si aggira per luoghi deserti, cercando sollievo
e non trovandone dice: ‘Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito’. E quando la
trova “spazzata e adorna”. Allora va, “prende altri sette spiriti peggiori di lui,
vengono e prendono dimora”. E, così, “l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore
della prima”:
“La vigilanza, perché la strategia di lui è quella: ‘Tu ti
sei fatto cristiano, vai avanti nella tua fede, io ti lascio, ti lascio tranquillo.
Ma poi quando ti sei abituato e non fai tanta vigilanza e ti senti sicuro, io torno’.
Il Vangelo di oggi incomincia con il demonio scacciato e finisce con il demonio che
torna! San Pietro lo diceva: ‘E’ come un leone feroce, che gira intorno a noi’. E’
così. ‘Ma, Padre, lei è un po’ antico! Ci fa spaventare con queste cose…’. No, io
no! E’ il Vangelo! E queste non sono bugie: è la Parola del Signore! Chiediamo al
Signore la grazia di prendere sul serio queste cose. Lui è venuto a lottare per la
nostra salvezza. Lui ha vinto il demonio! Per favore, non facciamo affari con il demonio!
Lui cerca di tornare a casa, di prendere possesso di noi… Non relativizzare, vigilare!
E sempre con Gesù!”.