2013-10-10 16:37:47

Ritorna la Manif pour tous-Italia contro la legge sull'omofobia: a rischio libertà di espressione


Oggi a Roma e in altre quattro città e sabato a Milano e Venezia nuove manifestazioni contro la legge sull’omofobia, approvata recentemente alla Camera e che deve andare in seconda lettura al Senato. A organizzarle è la "Manif pour tous"-Italia, che significa “Manifestazione per tutti”, movimento nato sulla scia di quello francese in difesa del matrimonio fra uomo e donna. Sui motivi della manifestazione, Debora Donnini ha sentito il portavoce di "Manif pour tous"-Italia, Gianfranco Pillepich:RealAudioMP3

R. – I motivi fondamentali della manifestazione sono due, dai quali discendono alcune declinazioni. Il primo è che questa legge pensiamo sia inutile dal punto di vista giuridico. L’attuale giurisprudenza garantisce già la punizione – anche esemplare – per chi in qualche modo discrimina per motivi futili. Quindi, c’è anche l’aggravante di punizione esemplare per discriminazione di orientamento sessuale. In secondo luogo, la legge di per sé continua a mantenere un’interpretabilità molto pericolosa nei riguardi del diritto di espressione, quindi è ancora lesiva della libertà di espressione del singolo proprio perché – nonostante l’emendamento che è stato approvato alla Camera – di fatto non viene tutelata la libertà d’espressione del singolo, perché all’interno dell’emendamento si fa cenno preciso ad associazioni di carattere religioso, culturale e quant’altro. Quindi, il singolo non è tutelato. E in più, a livello giuridico, rimangono ancora degli spazi di interpretabilità da parte di giudici che, laddove fossero contrari all’idea che difendiamo, potrebbero prendere posizione. Quindi rimane ancora il problema.

D. – Voi, lo ribadite, siete contrari ovviamente a ogni forma di discriminazione in base all’orientamento sessuale …

R. – Assolutamente. Lo abbiamo già fatto nelle precedenti occasioni. Siamo contro ogni tipo di discriminazione, compresa quella per orientamento sessuale, e non siamo contro nessuno. Ribadiamo la completa contrarietà ad ogni forma di discriminazione.

D. – Nel comunicato che avete diffuso come Manif pour tous-Italia, voi dite che questa manifestazione è anche per la difesa dell’unicità del matrimonio tra uomo e donna, che verrebbe messa in discussione dalla proposta di legge sul matrimonio egualitario: in che senso voi legate questa legge sull’omofobia alla proposta di legge sul matrimonio egualitario?

R. – Abbiamo sempre pensato che questo iter di leggi fosse in qualche modo consequenziale. La prima legge, quella sull’omofobia, viene logicamente prima della seconda, nel senso che in qualche modo funge da trampolino. In questo senso, il matrimonio egualitario parla chiaro, come termine: ogni tipo di unione sarebbe equiparabile a quella attualmente prevista dalla Costituzione, cioè tra uomo e donna. E a quel punto verrebbero aperti i diritti delle attuali coppie tra uomo e donna anche a coppie dello stesso sesso, ledendo, in questo caso, quello che noi difendiamo: i diritti dei più piccoli ad avere un padre ed una madre. Dal 18 giugno scorso, è iniziato alla Camera l’iter della legge per il matrimonio egualitario, quella che permetterebbe a persone dello stesso sesso di accedere agli stessi diritti delle coppie formate da uomo e donna, e quindi la possibilità consequenziale di adottare bambini e così, secondo noi, si lederebbe il diritto fondamentale di un bambino di avere un padre e una madre.







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