Turchia: nuovo Campo dei Cavalieri di Malta per i rifugiati siriani a Kilis
Il flusso di rifugiati provenienti dalla Siria paralizza i campi al confine con la
Turchia, dove ormai mancano non solo beni di prima necessità, ma anche ripari e medicine.
In questi giorni Malteser International, organizzazione per gli aiuti umanitaria dell'Ordine
dei Cavalieri di Malta, ha creato vicino alla città di Kilis (Anatolia sud orientale)
una nuova area attrezzata in cui accogliere i rifugiati. Da mesi nella regione migliaia
di persone vivono in ripari di fortuna e nel suo primo giorno di apertura il campo
ha registrato oltre 4mila ingressi. Nei prossimi giorni è prevista l'entrata di altri
1000 profughi. Il campo ha anche un ambulatorio, dove al momento sono ricoverati circa
80 profughi in condizioni critiche. Ci sono soprattutto donne in stato di gravidanza.
La Malteser International è attiva in Siria, Turchia e Libano dall'agosto 2012. Al
momento fornisce aiuti d'emergenza per più di 30mila persone . Sandra Harlass, consigliere
dell'organizzazione, afferma: "Le persone che entrano nel campo hanno trascorso molti
giorni e notti in fuga, dormendo all'aperto con temperature notturne che in questa
stagione possono scendere al di sotto di 6 gradi. Per mesi hanno vissuto in condizioni
ai limiti della dignità umana. Molti pazienti sono affetti da diarrea, malattie respiratorie
e della pelle. Chi proviene da aree soggette a scontri o bombardamenti presenta fratture
e ferite". Insieme all'organizzazione turca Mezzaluna Blu, la Malteser International
ha già distribuito ai rifugiati un kit di soccorso composto da razioni di cibo e medicine,
adatte soprattutto per curare i bambini. I casi più gravi vengono inviati nell'ospedale
da campo allestito nel centro urbano di Kilis, che con 28 posti letto sostiene il
locale policlinico. Nei prossimi mesi l'organizzazione ha in programma di aprire altre
due stazioni mediche mobili, che serviranno le aree vicine al confine turco, offrendo
ai profughi una prima assistenza sanitaria. Secondo i dati dell'Agenzia Onu per i
rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees, Unhcr) sono quasi 2 milioni
i profughi in fuga dalla Siria. Di questi almeno 1 milione sono bambini e oltre 740mila
hanno meno di 11 anni. Con l'arrivo dell'inverno la situazione rischia di peggiorare
e le Nazioni Unite stimano che, già dal prossimo dicembre, il 50% delle popolazione
anche residente in Siria non sarà in grado di provvedere a se stessa. (R.P.)