Belgio. Mons. Leonard: "Fermare le leggi sull'eutanasia"
“Bisogna fermarsi” perché “sono proposte che minano i legami sociali, come pure la
solidarietà tra le persone. E’ una porta che rischia di allargarsi sempre più”. Risponde
così il presidente dei vescovi belgi, l’arcivescovo di Malines-Bruxelles, mons. André-Joseph
Léonard, a proposito della proposta di legge in Belgio di estendere la legge sull’eutanasia
ai minori e alle persone con demenza. La legge figura tra i temi sensibili della stagione
politica. Discussa prima dell‘estate, la legge sarà presto al centro dei dibattiti
in commissioni riunite della Giustizia e Affari Sociali del Senato. In un’intervista
all'agenzia Sir, l’arcivescovo Léonard solleva il caso della possibilità di estendere
l’eutanasia ai minori. “Vorrei a questo proposito ricordare che la legge belga non
permette ai minori di firmare contratti economici, di contrarre matrimonio, di firmare
atti che impegnano il loro avvenire e invece se la legislazione dovesse passare possono
decidere di morire, addirittura senza il consenso dei genitori”. In senso più generale,
mons. Léonard osserva: “Ciò che temo di più è questa influenza nascosta e insidiosa,
questo clima che si può generare soprattutto sulle persone anziane, su quelle non
autosufficienti che possono, in condizioni di difficoltà, decidere di firmare una
carta e con la loro morte pensare di risolvere i problemi di tutti. Non essere più
a carico di qualcuno. Il procedimento mentale è chiaro: 'sento che invecchio, che
comincio a perdere le mie facoltà mentali e fisiologiche, faccio meglio a sparire’.
(R.P.)