Il Papa indice il Sinodo sul tema "Le sfide pastorali della famiglia nel contesto
dell’evangelizzazione”
Papa Francesco ha indetto la terza Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei
Vescovi: si svolgerà in Vaticano, dal 5 al 19 ottobre 2014, sul tema “Le sfide pastorali
della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Ce ne parla Sergio Centofanti:
“Molto importante
– ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi - è la
indizione di un Sinodo Straordinario sul tema della pastorale della famiglia. Questo
è il modo in cui il Papa intende portare avanti la riflessione e il cammino della
comunità della Chiesa, con la partecipazione responsabile dell’episcopato delle diverse
parti del mondo”.
“E’ giusto – ha proseguito padre Lombardi - che la Chiesa
si muova comunitariamente nella riflessione e nella preghiera e prenda gli orientamenti
pastorali comuni nei punti più importanti – come la pastorale della famiglia - sotto
la guida del Papa e dei vescovi. L’indizione del Sinodo straordinario indica chiaramente
questa via”.
Riferendosi poi ad articoli relativi a un documento pubblicato
da un ufficio pastorale della Diocesi di Friburgo sulla questione dei divorziati risposati,
padre Lombardi ha precisato che “proporre particolari soluzioni pastorali da parte
di persone o di uffici locali può rischiare di ingenerare confusione. E’ bene mettere
in rilievo l’importanza di condurre un cammino nella piena comunione della comunità
ecclesiale”.
Papa Francesco si è soffermato più volte sull’importante tema
della famiglia, e in particolare sulla delicata questione della nullità dei matrimoni
e sulle seconde unioni. Un problema, aveva ricordato incontrando i sacerdoti romani
il 16 settembre scorso, che già Benedetto XVI “aveva a cuore”. “Il problema – aveva
detto il Papa – non si può ridurre soltanto” se si possa “fare la comunione o no,
perché chi pone il problema soltanto in quei termini non capisce qual è il vero problema”.
E’ un “problema grave”, aveva aggiunto, “di responsabilità della Chiesa nei riguardi
delle famiglie che vivono in questa situazione”. La Chiesa, aveva affermato ancora,
“in questo momento deve fare qualcosa per risolvere i problemi delle nullità” matrimoniali.
“Questa - aveva osservato il Papa - è una vera periferia esistenziale”.
Questa,
dunque, sarà la terza Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi. La
prima si è svolta nel 1969 sul tema delle Conferenze Episcopali e la collegialità
dei vescovi, la seconda nel 1985 sull'applicazione del Concilio Vaticano II.
La
scelta di un’Assemblea straordinaria e non ordinaria del Sinodo dei Vescovi è motivata,
secondo quanto afferma l'articolo 4 del Regolamento del Sinodo, dal fatto che "la
materia da trattare, pur riguardando il bene della Chiesa universale, esige una rapida
definizione", mentre nel caso di un'Assemblea ordinaria "la materia da trattare, per
sua natura o per importanza, quanto al bene della Chiesa universale, sembra richiedere
la dottrina, la prudenza e il parere dell'intero Episcopato cattolico".
All'Assemblea
generale straordinaria partecipano: i patriarchi, gli arcivescovi maggiori, i metropoliti
delle Chiese Metropolitane sui iuris delle Chiese Orientali Cattoliche; i presidenti
delle singole Conferenze episcopali nazionali; i presidenti delle Conferenze episcopali
di più nazioni, costituite per quelle nazioni che non hanno una Conferenza propria;
tre religiosi in rappresentanza degli Istituti religiosi clericali, eletti dall'Unione
dei superiori generali; i capi dei Dicasteri della Curia Romana.