Il Nobel della Fisica ai "padri" del Bosone di Higgs
Il mondo scientifico se lo aspettava e la commissione di Stoccolma non ha tradito
le attese: il Nobel per la Fisica 2013 è andato ai “padri” del Bosone di Higgs, il
belga Francois Englert, della Libera Università di Bruxelles, e il britannico Peter
W. Higgs, dell'Università di Edinburgo, che avevano previsto entrambi, ciascuno per
suo conto, l'esistenza della particella grazie alla quale esiste la massa. In realtà,
il resto del mondo non scientifico aveva acquisito una rudimentale conoscenza del
Bosone di Higgs grazie all’esperimento del Cern di Ginevra, che lo scorso anno aveva
accertato l’esistenza “fisica” della particella teorizzata dai due scienziati insigniti
del Nobel nel 1964. E al Cern si è festeggiato comunque con grande entusiasmo. “È
un gran giorno per la fisica delle particelle”, ha affermato Rolf Heuer, direttore
generale del Cern di Ginevra. “Non c'e' nessuna delusione, questo premio è la dimostrazione
che la parte teorica e quella sperimentale della scienza vanno a braccetto, come confermato
dalle motivazioni del premio". Il Bosone di Higgs è una particella elementare, ossia
non è composta da altre particelle più piccole. Per questa sua natura basilare nel
campo della fisica è stata ribattezzata "la particella di Dio", la cui presenza viene
fatta risalire agli sconvolgimenti che seguirono il “Big Bang”, quando l’universo
acquistò massa cominciando a espandersi. (A.D.C.)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LVII no. 281