Sud Corea. Il card.Filoni indica alla Chiesa l'esempio dei Santi Martiri
A pochi giorni dalla conclusione del “Mese dei Martiri”, proclamato all’arcidiocesi
di Seoul in memoria di tutti i Martiri Coreani che hanno sacrificato la propria vita
per il Vangelo, il card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli, sabato scorso ha presieduto la concelebrazione eucaristica al Santuario
dei Martiri di Choltusan. “Proprio in questo sacro luogo – ha detto il cardinale nell’omelia
- i primordi della storia della Chiesa in Corea sono stati santificati dal martirio
e il sangue di tanti testimoni della fede è divenuto seme di una moltitudine che,
accogliendo con gioia la Parola di Dio e credendo nel nome del Signore, ha reso gloriosa
la Chiesa di questo Paese”. Quindi ha sottolineato: “Qui in Corea possiamo rilevare
l’importanza, non solo dei missionari venuti da lontano per portare il Vangelo, ma
soprattutto di uomini laici ai quali il Signore ha aperto il cuore e la mente alla
grazia e alla Parola di Dio, divenendo essi stessi strumenti della Provvidenza divina
nell’opera di evangelizzazione”. Il Prefetto del Dicastero Missionario ha sottolineato
l’importanza di “conservare la memoria” e ha citato “certe splendide espressioni dei
nostri Martiri”, quindi ha evidenziato: “l’invito che i nostri Santi Martiri e gli
innumerevoli Confessori della fede oggi ci rivolgono è un invito alla santità e alla
fedeltà generosa a Cristo, il Signore che essi hanno posto al centro della loro vita”.
Dopo aver ricordato che “il Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla Chiesa parla
con chiarezza dell’universale chiamata alla santità, da cui nessuno è escluso”, il
cardinale ha spiegato che la santità “non è un accessorio della fede, non si impone”
e, citando un tweet di Papa Francesco, “tre sono gli strumenti fondamentali per accedere
alla santità: la preghiera, l’umiltà, la carità verso tutti”. E’ eloquente l’esempio
di quanti ci hanno preceduto sulla via della santità pur percorrendo cammini diversi,
come Sant’Ignazio di Loyola, San Francesco d’Assisi, Sant’Andrea Kim. Concludendo
l’omelia, il card. Filoni ha espresso questa raccomandazione: “Anche oggi il Popolo
coreano e la Chiesa in Corea hanno bisogno dell’esempio dei propri Santi Martiri per
ritrovare vigore e forza. In mezzo a questo nobile Popolo coreano, la Chiesa cattolica
è chiamata a divenire lievito e fermento; essere strumento di comunione e di bene,
costruttrice di pace in Cristo. Questa è la vostra missione”. (R.P.)