Da Bratislava i vescovi europei chiedono rispetto per la libertà religiosa
Si è conclusa ieri l’Assemblea generale dei presidenti delle 39 Conferenze episcopali
europee, che fanno parte del Consiglio Ccee. Nell’incontro di tre giorni a Bratislava
è stato trattato il tema “Laicitá e laicismo” in Europa. Il servizio di Mario Galgano
dalla capitale slovacca:
Le strutture
politiche e quelle religiose devono essere autonome, rispettandosi a vicenda. Questa
è la conclusione dell’incontro dei vescovi europei a Bratislava. Con una Messa solenne
nella cattedrale della capitale slovacca si sono conclusi i lavori. La distinzione
ed il mutuo rispetto della libertà sono le condizioni fondamentali della sana ed effettiva
convivenza delle strutture dello Stato e della Chiesa: questo ha ricordato l’arcivescovo
di Bratislava e organizzatore dell'Assemblea del Ccee, mons.Stanislav Zvolenský,
nella sua omelia durante la Messa conclusiva.La libertà religiosa, ha ricordato
il presule, è un elemento fondamentale per la Chiesa, però anche la libertà stessa
sarebbe poco utile alla Chiesa, se le mancasse la forza per testimoniare la fede.
Un buon farmaco per “un certo atteggiamento sofisticato della cultura europea” potrebbe
essere Papa Francesco, il primo Papa sudamericano, ha ricordato invece il presidente
della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco. “Papa Francesco
è una buona terapia d’urto propositiva che darà una carica maggiore in termini di
essenzialità e di sostanza”, ha sottolineato il cardinale Bagnasco.