Migrantes, Rapporto Italiani nel mondo: il 3,1% in più va all'estero rispetto al 2012
Sono oltre 4 milioni e 300 mila i cittadini italiani residenti in Paesi stranieri.
Lo ricorda il Rapporto Italiani nel Mondo, presentato dalla Fondazione Migrantes
della Cei, che cita i dati dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Cresce,
poi, il numero degli italiani che emigra del 3,1% rispetto allo scorso anno e il Continente
che ha registrato l’aumento più vistoso è l’Asia. Alla presentazione del Rapporto,
c’era per noi Debora Donnini:
Oltre 500 pagine
per descrivere il volto degli italiani nel Mondo. C’è chi si sposta in cerca di un
lavoro, soprattutto i giovani a causa della crisi, chi per studio, chi è nato all’estero.
E’ significativo, comunque, che dall’Italia di anno in anno si emigri sempre di più:
nel 2013 l’aumento rispetto al 2012 è stato di oltre 132 mila persone. La riflessione
di Mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes che
ha curato il Rapporto:
“132 mila giovani hanno lasciato l’Italia per raggiungere
un altro Paese del mondo - chi la Cina, chi il Brasile, chi la Germania, chi la Svizzera
- alla ricerca di un posto di lavoro, ma anche per cercare di mettere a frutto una
serie di studi che hanno fatto in Italia: il 50 per cento degli emigranti italiani
sono giovani disoccupati senza un titolo di studio; l’altro 50 per cento sono giovani
diplomati e laureati, che sono in cammino. Attraverso il Rapporto, il nostro compito
è quello di monitorare questi viaggi per riuscire a mettere a disposizione le nostre
missioni cattoliche italiane all’estero e dall’altra parte anche mettere al centro
della nostra attenzione la tutela dei diritti, la cittadinanza, il voto, ma anche
il legame stretto fra l’Italia e questi italiani che sono all’estero”.
Fra
sacerdoti, suore e laici, attualmente sono, infatti, 615 gli operatori per gli italiani
in 375 missioni dislocate in 41 nazioni del mondo. Oltre il 50% degli italiani residenti
all’estero è partito dal Meridione. In testa la Sicilia, ma negli ultimi due anni
è stata invece la Lombardia la regione da cui si è andati via maggiormente. Quasi
la metà di chi vive fuori dall’Italia è donna, la fascia di età più interessata quella
fra i 35 e i 49 anni e per il 54 per cento si tratta di persone non sposate. Ma verso
quali luoghi cresce l’emigrazione italiana? Ci risponde Delfina Licata, curatrice
del Rapporto:
“Cresce soprattutto sicuramente verso i "luoghi storici",
quali la Germania e l’Argentina, ma nell’ultimo biennio abbiamo notato una crescita
della presenza in Asia degli italiani: un 8,6 per cento di persone che si sono spostate
in Asia e la Cina è il Paese che accoglie di più. Abbiamo anche visto la differenza
tra il 2012 e il 2013 nelle persone che hanno stabilito la loro residenza in Brasile:
circa 18 mila italiani. Quindi, questo ci dice che ci sono una serie di nuove tendenze
e di nuove mobilità”.
Due le figure su cui, nel 2013, si concentra il
Rapporto: Santa Francesca Cabrini che portò il Vangelo e fece opere di carità fra
quanti erano emigrati negli Stati Uniti, e padre Federico Lombardi, direttore della
nostra emittente e della Sala Stampa vaticana. Sentiamo perché da Delfina Licata:
“Perché lui nel passato, negli anni Settanta, è stato missionario per l’emigrazione
in Germania. Quindi ha avuto questo rapporto con gli emigrati italiani, che lui racconta
averlo segnato tanto. E questa sua esperienza lo porta ad avere una particolare sensibilità
anche verso le storie dei migranti di oggi, che il più delle volte sono immigrati
in Italia. Ma una cosa resta: i migranti sono persone e vanno considerati nella loro
interezza umana e dignità”.