di S.E. Mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la
Pace L'Enciclica
Pacem in Terris è una pietra miliare della riflessione sulla pace. Con essa si ha
una nuova concezione sulla pace: la tradizione pensava alla pace in negativo, come
assenza di guerra. Il beato Giovanni XXIII invita a pensare la pace in positivo. Se
vuoi la pace costruisci la pace. La pace è anzitutto una esperienza profonda di ogni
essere umano della società, insopprimibile aspirazione del cuore umano. "La
Pacem in Terris traccia una linea che va dalla pace da costruire nel cuore degli uomini
ad un ripensamento del nostro modello di sviluppo e di azione a tutti i livelli, perché
il nostro mondo sia un mondo di pace. Mi domando se siamo disposti a raccoglierne
l'invito". Così Papa Francesco all'udienza con i partecipanti al convegno organizzato
dal dicastero vaticano Justitia et Pax a cinquant'anni dalla pubblicazione dell'enciclica
del Papa buono. Docenti universitari, leaders di organizzazioni internazionali che
operano per la pace, vescovi di aree del mondo dove la pace è a rischio, riflettono
sull'attualità del messaggio di questo fondamentale documento del Magistero. "L'aspetto
più urgente di questa enciclica ancora da attuare è quello del radicamento dei diritti
e dei doveri considerati simultaneamente nell'integralità della persona umana - sottolinea
Mons. Toso - nella sua coscienza prima ancora che nel suo pur necessario consenso
sociale". E a proposito della ripresa del dialogo Usa e Iran, il prelato afferma che
"un dialogo sincero ed efficace potrebbe rappresentare una causa esemplare per altri
dialoghi di pace altrettanto fruttuosi nella regione dello scacchiere mediorientale".
(a cura di Antonella Palermo)