La mostra "Preziose Antichità", riporta ai Musei vaticani i tesori dell'arte del '700
Da oggi al 4 gennaio, all’interno dei Musei vaticani, sarà possibile visitare le opere
del “Museo Profano”, che furono custodite all’interno dei musei prima che Napoleone
le trafugasse e che ora sono esposte nei più importanti musei del mondo. Il recente
restauro delle aule un tempo dedicate al Museo Profano, è servito per i curatori Guido
Cornini e Claudia Lega, da movente per riunire le opere un tempo conservate all’interno
del museo e dare al visitatore una sensazione di come si presentasse il museo ai tempi
di Pio VI all’interno della mostra: “Preziose antichità. Il Museo Profano al tempo
di Pio VI”, allestita nella sala delle “Nozze Aldobrandine”. Tra le opere esposte
il “gruppo dell’Augusto”, il cammeo “Carpegna” e altri cammei del ‘700 tra i quali
emerge il cammeo Gonzaga, oggi uno dei pezzi più ammirati dell’Ermitage. Ad accompagnare
i visitatori sarà un catalogo redatto in tre lingue dalle Edizioni Musei vaticani
con l’elenco completo delle opere e la loro storia.