Il Papa a Santa Marta con i cardinali consultori: il nostro lavoro ci faccia più umili
per dare una bella testimonianza di Chiesa
Papa Francesco ha concelebrato la Messa di martedì mattina alla Casa Santa Marta con
i porporati del “Consiglio di cardinali” che, da ieri, sono riuniti con il Papa in
Vaticano fino a domani. Nell’omelia, il Pontefice ha auspicato che queste riunioni
rendano tutti più umili e fiduciosi di Dio, affinché la Chiesa possa dare una bella
testimonianza alla gente. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Gesù rimprovera
i due Apostoli che volevano che scendesse fuoco dal cielo sopra a quanti non volevano
accoglierli. Papa Francesco ha svolto la sua omelia muovendo dal Vangelo odierno e
subito ha rilevato che quella del cristiano non è “una strada di vendetta”. La via
del cristiano è quella dell’umiltà, della mitezza. E, ha aggiunto, nella ricorrenza
odierna di Santa Teresa di Gesù Bambino, “ci farà bene pensare a questo spirito di
umiltà, di tenerezza, di bontà”. Uno spirito mite, ha aggiunto, che il Signore “vuole
da tutti noi”. Dov’è dunque la forza “che ci porta a questo spirito”? Proprio “nell’amore
– è la risposta del Papa – nella carità, nella consapevolezza che noi siamo nelle
mani del Padre”. “Quando si sente questo”, ha osservato, “non viene di fare scendere
fuoco dal cielo”:
“Viene l’altro spirito, quello di quella carità che tutto
soffre, tutto perdona, che non si vanta, che è umile, che non cerca se stesso. Qualcuno
può dire – e ci sono stati alcuni filosofi che pensavano così – che questa sia come
un’umiliazione della maestà dell’uomo, della grandezza dell’uomo. Questo è sterile!
La Chiesa saggia ha fatto questa Santa, umile, piccola, fiduciosa di Dio, mite: l’ha
fatta Patrona delle Missioni”.
La forza del Vangelo, ha proseguito, è
proprio lì, “perché il Vangelo arriva proprio al punto più alto nell’umiliazione di
Gesù: umiltà che diviene umiliazione!” E la forza del Vangelo, ha proseguito, “è proprio
nell’umiltà, l’umiltà del bambino che si lascia guidare dall’amore e la tenerezza
del padre”:
“La Chiesa - ci diceva Benedetto XVI - non cresce per proselitismo,
cresce per attrazione, per testimonianza. E quando la gente, i popoli vedono questa
testimonianza di umiltà, di mitezza, di mansuetudine, sentono il bisogno che dice
il profeta Zaccaria: ‘Vogliamo venire con voi!’. La gente sente quel bisogno davanti
alla testimonianza della carità, di questa carità umile, senza prepotenza, non sufficiente,
umile, che adora e serve”.
“E’ semplice la carità: adorare Dio e servire
gli altri! E questa testimonianza – ha affermato il Papa - fa crescere la Chiesa”.
Ecco perché una suora “tanto umile, ma tanto fiduciosa in Dio”, come Santa Teresa
di Gesù Bambino, “è stata nominata Patrona delle Missioni, perché il suo esempio”
fa sì “che la gente dica ‘Vogliamo venire con voi!’”. Papa Francesco ha dunque concluso
la sua omelia con un pensiero speciale alle riunioni che da oggi si terranno in Vaticano
con il “Consiglio di cardinali” da lui voluto per aiutarlo nel governo della Chiesa:
“Oggi, qui, in Vaticano incomincia la riunione con i cardinali consultori,
che stanno concelebrando nella Messa. Chiediamo al Signore che il nostro lavoro di
oggi ci faccia a tutti più umili, più miti, più pazienti, più fiduciosi di Dio, perché
così la Chiesa possa dare una bella testimonianza alla gente e vedendo il Popolo di
Dio, vedendo la Chiesa, sentano la voglia di venire con noi!”.