2013-10-01 13:26:07

Camerun: voto nella calma ma senza grande partecipazione


Lunedì si sono svolte regolarmente e nella calma le elezioni legislative e municipali, ma senza grande partecipazione dei cittadini: lo confermano all'agenzia Misna fonti religiose contattate a Yaoundé e a Douala. “Per la prima volta si è andati alle urne in un giorno feriale decretato festivo, probabilmente con l’intento di far affluire più elettori del solito, ma davanti ai seggi non si sono mai formate lunghe file. Anche la campagna elettorale è stata sottotono perché la gente sa bene che il voto è soltanto un affare di partiti e che non ci sono le condizioni per un voto pienamente libero” dice all'agenzia Misna dalla capitale economica una fonte della società civile. L’unica differenza è che “i camerunensi sono andati a votare più numerosi di mattina, mentre di solito si vota di domenica e ci vanno dopo la messa, di pomeriggio” aggiunge l’interlocutore. Per sicurezza i confini, chiusi da sabato, riapriranno soltanto oggi mentre il dispiegamento di forze dell’ordine è stato incrementato attorno ai seggi. Lo spoglio delle schede procede dalle 18 di lunedì, in presenza di rappresentanti della commissione elettorale (Elecam), dei partiti e di osservatori elettorali. Per legge i verbali vengono redatti in ogni seggio e poi centralizzati alla fine del conteggio, ma solo Elecam è autorizzato a proclamare i risultati. In teoria quelli delle municipali devono essere diffusi entro 72 ore e per le legislative la scadenza massima è di 20 giorni. L’opposizione ha riferito di alcune irregolarità, tra cui tentativi di votare più volte e discordanze tra identità del votante e dati del registro elettorale. Da Bafoussam, la più grande città occidentale, la Rete degli osservatori nazionali d’Africa centrale ed occidentale (Ronaco) ha denunciato l’influenza diretta dei capi tradizionali, che hanno esercitato pressioni sugli elettori, ma anche l’assenza di materiale di identificazione biometrica che avrebbe aperto la strada a frodi. Dopo aver votato nella scuola pubblica del quartiere Bastos a Yaoundé, il longevo presidente Paul Biya, 80 anni di cui 31 al potere, si è complimentato per “i progressi giganteschi già realizzati sulla strada della democrazia”, annunciando che “il prossimo passo sarà la creazione del Consiglio costituzionale”. Ieri circa 5,4 milioni di elettori erano attesi alle urne per eleggere 180 deputati ma anche sindaci e consiglieri municipali di 360 comuni. Ventinove partiti avevano presentato candidati alle legislative e 35 erano in gara alle municipali. In teoria il Raggruppamento del popolo del Camerun (Rpg, al potere) – l’unico ad aver presentato candidati in tutte le circoscrizioni – dovrebbe vedere riconfermata la sua schiacciante maggioranza in parlamento, dove detiene 152 seggi. L’obiettivo dell’opposizione, di cui la principale forza è il Social democratic front (Sdu), è quello di mantenere una rappresentanza nell’istituzione legislativa. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 2 ottobre







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