La Nigeria tenuta in scacco dai Boko Haram. La testimonianza di una religiosa
In Nigeria, dopo l’attentato nel college dell’agricoltura da parte del gruppo estremista
Boko Haram nello Stato di Yobe, in cui hanno perso la vita circa 80 studenti, è allarme
sicurezza. Le forze governative, secondo fonti locali, non sono in grado di prevedere
o di bloccare le incursioni di questo gruppo che vuole rovesciare il governo per imporre
la legge islamica e che colpisce sia cristiani che musulmani. L’Unione Europea ha
condannato questo episodio come “orribile attacco terroristico”. Elvira Ragosta
ha raccolto la testimonianza di una suora che abita nel Nord e sulla cui identità
manterremo l’anonimato per proteggerla nel suo lavoro quotidiano a difesa della popolazione:
R. - C’è una
confusione tremenda tra i musulmani, così come tra i cristiani. Sono uno contro l’altro
in continuazione. Però, Boko Haram ha armi sofisticate che superano quelle dei soldati
e della polizia, sono potenti.
D. – Come si vive nel Nord della Nigeria? La
sicurezza nelle strade è garantita?
R. – Sulle strade, ogni cento metri ci
sono poliziotti, bidoni pieni di cemento e bisogna fare la fila per circolare. Ci
sono anche carri armati muniti di cannoni. Di sicurezza ce n’è tanta, ma ora gli estremisti
di Boko Haram stanno attaccando anche il corpo della polizia. Sono entrati in una
scuola dove c’erano ragazzi che stavano studiando: lì hanno ucciso prima la sicurezza,
poi sono entrati nell’edificio. Ormai, si incontrano poche forze di sicurezza, perché
Boko Haram sa quanto deve penetrare nell’ambiente che ha deciso di distruggere.
D.
– Questo non è il primo attacco agli studenti. Gli estremisti di Boko Haram – che
letteralmente significa “L’istruzione occidentale è peccato” – colpiscono l’insegnamento
perché lo ritengono contrario ai dettami dell’islam…
R. – Sì, perché distruggendo
i giovani distruggono l’avvenire: non abbiamo più gioventù, è rimasta solamente la
vecchia generazione che presto finirà.
D. – Le incursioni di Boko Haram nei
confronti degli studenti sono ormai note a partire da quattro anni. Questi attacchi
nei confronti dei giovani, a volte anche studenti giovanissimi, senza distinzioni
tra cristiani e musulmani, sono diventati quasi una regola. Eppure, a maggio l’esercito
aveva tentato un’offensiva militare nei confronti di Boko Haram…
R. – Avevano
detto che il leader di Boko Haram era stato ucciso, invece sembra essere vivo. Circolano
cose non vere, c’è molta confusione.