Iraq: una settantina le vittime di attacchi a Musayyib, Hilla e Erbil
Quasi impossibile tracciare un bilancio della violenza che ha colpito ieri l’Iraq.
Sanguinosi attentati e azioni armate si sono infatti registrati a Musayyib, a sud
di Baghdad, a Hilla, nella parte meridionale del Paese, e a Erbil, nel Kurdistan.
Il servizio di Giada Aquilino:
Ottocento
morti soltanto a settembre, 6 mila vittime dall’inizio dell’anno per la violenza interconfessionale
tra la maggioranza sciita al potere e la minoranza sunnita. Non si ferma l’ondata
di violenza in Iraq, con livelli raggiunti solo nel triennio di sangue 2006-2008.
A Musayyib, 60 km a sud di Baghdad, un kamikaze si è fatto saltare in aria facendo
crollare il soffitto della moschea sciita dove si stavano celebrando le esequie di
un uomo ucciso sabato da miliziani: almeno 40 le vittime. Una ventina invece si sono
registrate ad Hilla, città a maggioranza sciita: stesso copione, un attentatore suicida
è entrato in azione nel corso di una cerimonia funebre. A Erbil, un gruppo armato
ha fatto irruzione nella sede dei servizi di sicurezza locali e poi si è fatto saltare
in aria: 6 le vittime. Altre violenze sono state segnalate a Bagdad, Mossoul, Kirkouk
e Baqouba.