2013-09-30 15:53:19

Emilia Romagna. Documento dei vescovi su sètte e satanismo


“Religiosità alternativa, sètte e spiritualismo. Sfida culturale, educativa, religiosa” è il titolo del documento dei vescovi dell’Emilia Romagna, pubblicato in queste settimane dalla Libreria editrice Vaticana. Lunedì a Bologna, la presentazione ufficiale del testo. Al microfono di Luca Tentori, il commento di mons. Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara – Comacchio, coordinatore della stesura del testo: RealAudioMP3

R. E’ la prima volta che un episcopato regionale prende di petto una sfida, una sfida radicale. Rappresenta un tentativo di comprendere il fenomeno e di ridare sostanza alla coscienza della realtà cristiana. Quindi, io penso che questo documento debba essere conosciuto dai giovani, dagli insegnanti e dai sacerdoti. Noi dobbiamo mettere in atto nell’abito delle comunità cristiane un tipo di aiuto e di appoggio a queste persone. Penso a quanti sono cadute anche marginalmente nelle sètte diaboliche, perché se sono a un certo livello sono ormai irrecuperabili.

D. – Mons. Negri, perché la necessità di un documento in Emilia Romagna sulle sètte e il satanismo?

R. – E’ un fenomeno impressionante, ma anche come imponenza statistica. Abbiamo una diffusione di quasi tutte le sètte. Abbiamo fatto un lavoro serio di recensione di quasi tutte le sètte e quelle sataniche sono sicuramente quelle più gravi e le più disastrose. Ci si trova di fronte a un tentativo molto vasto articolato e pervasivo di tradurre in senso gnostico e antropologico l’evento cristiano. Sono tutte ascesi di carattere psicologico, moralistico, fino a un tentativo proprio di corrompere l’annuncio cristiano nel senso diabolico.

D. – Perché molte persone si rivolgono al mondo delle sètte? Cosa sta alla base di questa scelta? Anche una scarsa conoscenza della fede cattolica professata?

R. – Direi una ignoranza e una volontà di crearsi una religione "fai-da-te", come tante volte ha detto Benedetto XVI. La religione sembra diventare un oggetto di manipolazione di carattere psicologico, di carattere affettivo e istintivo. Queste sètte raccolgono una sintesi eclettica di fattori diversi che singolarmente presi sembrano corrispondere di più a questa volontà riduttiva dell’Evento a messaggio, atteggiamento etico, a pratica spirituale.

D. – Che differenza c’è tra il satanismo e le altre sétte?

R. – Il satanismo è volutamente, esplicitamente il tentativo non di dissacrare la tradizione cristiana, ma di superare la tradizione cristiana in un culto del demonio e di Lucifero nelle varie forme che viene presentata come al religione del nostro tempo. Fino a qualche anno fa, per esempio, i furti satanici venivano sbrigativamente definiti come fenomeni di bullismo. E’ stato mettendo insieme tutti i fattori che sono emerse invece delle preoccupanti connessioni. Per esempio le sètte sataniche della regione fanno capo generalmente a Milano. Alcune di queste grandi centrali milanesi fanno direttamente riferimento a Londra, alla imponenza delle sètte deviate di certo protestantesimo ferocemente anticattolico.

Ultimo aggiornamento: 2 ottobre







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