E’ terminato sabato pomeriggio a Yeşilköy, nei pressi di Istanbul, l’XI Simposio cristiano-islamico
sul tema dell’altruismo, al quale, tra cristiani e musulmani, hanno partecipato oltre
100 persone. Notevole, anche quest’anno, la presenza di un bel numero di studentesse
della facoltà teologica musulmana della locale università di Marmara, insieme ad alcuni
loro professori. Nelle ultime relazioni si è parlato dell’etica dell’altruismo e della
sua dimensione spirituale, sottolineando come esso sia presente in tutte le religioni,
o come sinonimo di elemosina (islam), o come gesto umanitario di aiuto e di soccorso,
o come amore (cristianesimo). Un relatore ha detto che i musulmani aiutano l’altro
perché Dio sia contento di loro. Da parte cattolica, il domenicano padre Alberto Ambrosio
ha risposto che per i seguaci di Cristo la cosa è diversa: essi si prendono cura degli
altri perché, dopo aver narrato la parabola del buon samaritano, Gesù disse giovane
che gli aveva chiesto chi fosse il suo prossimo, di “fare altrettanto”, cioè di amare
gli altri, compresi i nemici, come il samaritano ha amato l’ebreo malmenato dai ladroni.
I cristiani, infatti, vedono l’altruismo come un dono di se stessi legato all’esistenza,
il primo dono in assoluto. “Se è vero che siamo stati creati senza averne nessun diritto
- è stato detto - vuol dire che siamo il risultato d’una radicale gratuità che ci
obbliga sia a ringraziare, sia a non pensare solo a noi stessi, ma a ‘farci dono’
agli altri, come Cristo si è fatto dono per noi. L’uomo non “può realizzarsi imponendosi,
ma solo ponendosi a servizio del bisognoso in modo aperto e creativo”. Molto interessanti
le testimonianze con cui si è concluso il Simposio perché hanno fatto conoscere come,
accanto alle Onlus di ispirazione cattolica, ci siano anche quelle di ispirazione
musulmana, come la Kimse Yok Mu? (C’è nessuno?), fondata dal dissidente Fethullah
Gülen, che opera sia in Turchia con i rifugiati provenienti soprattutto dall’Iraq
e dalla Siria, sia in Africa, e precisamente nel Burkina Faso, dedicandosi all’assistenza
delle famiglie e dell’infanzia. (Da Istanbul, padre Egidio Picucci)