Siria: 13 vittime in raid aereo su Raqqa; anche dall'opposizione sì alla conferenza
di pace
Si continua a morire in Siria, dove oggi un raid aereo delle forze lealiste su Raqqa,
ha ucciso almeno 13 studenti di un liceo. Ieri, per la prima volta, il segretario
delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha incontrato il capo dell’opposizione siriana Jarba
per parlare della Conferenza di pace. E proprio per la pace in Siria e in tutto il
Medio Oriente è tornato a pregare oggi all’Angelus Papa Francesco. Il servizio di
Roberta Barbi:
I jet militari
dell’aviazione di Damasco hanno bombardato questa mattina l’istituto scolastico Ibn
Tufayl, della città di Raqqa, nel nord della Siria, dove sono ospitati diversi studenti
profughi della guerra con le loro famiglie. La maggior parte delle vittime, infatti,
secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, è costituita da minorenni e tra
gli studenti ci sarebbero anche decine di feriti. Dal 6 marzo scorso Raqqa è nelle
mani degli insorti e controllata dal gruppo jihadista dello Stato islamico dell’Iraq
e del Levante. Intanto si muove anche la diplomazia: ieri per la prima volta il segretario
delle Nazioni Unite Ban-ki-moon ha incontrato il capo della coalizione nazionale siriana,
Ahmed Jarba, che gli ha assicurato l’invio di una delegazione alla prossima conferenza
di pace sulla Siria, denominata Ginevra 2, che l’Onu vorrebbe organizzare per metà
novembre, per la cui preparazione anche il governo siriano si dice “pienamente impegnato”.
E dopo il sì del Consiglio di sicurezza dell’Onu allo smantellamento dell’arsenale
chimico di Damasco, oggi gli ispettori hanno ripreso i sopralluoghi, concentrandosi
in particolare su sette casi sospetti: tre nei pressi della Capitale e gli altri nel
nord del Paese.