Almeno 38 persone, tra cui sei bambine e due donne, sono rimaste uccise ieri mattina
in un attentato avvenuto a Peshawar, nel nordovest del Pakistan, che ha causato anche
il ferimento di circa 70 persone. Secondo le prime ricostruzioni della polizia riferite
dalle tv locali – che mostrano auto e negozi in fiamme – una bomba con almeno 200
chili di esplosivo sarebbe deflagrata all'interno di un’auto parcheggiata vicino a
un posto di polizia che in passato aveva già ricevuto minacce, ma l’attentato di ieri
non è ancora stato rivendicato. L’esplosione è avvenuta nei pressi del mercato di
Qissa Khwani Bazaar, il più frequentato della città, e non lontano dalla chiesa dove
domenica scorsa un kamikaze si è fatto esplodere uccidendo 80 persone. Immediata la
condanna del presidente Hussain che ha bollatto l'attacco come "un atto barbarico"
e ha ribadito il proprio impegno in favore della lotta contro il terrorismo. Intanto,
nella provincia del Beluchistan, la popolazione del distretto di Awaran continua a
soffrire per la nuova forte scossa di terremoto che sabato ha colpito la zona causando
almeno 12 morti. (R.B.)