La denuncia di don Patriciello: rifiuti del Nord nella Terra dei Fuochi in provincia
di Napoli
“Ci sono stati industriali che hanno sversato qui dal Nord e politici che si sono
venduti per un piatto di lenticchie in cambio dello scempio delle nostre terre''.
E' quanto racconta don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, in provincia
di Napoli. Da anni denuncia gli sversamenti abusivi nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”
e in questi giorni ha incontrato il presidente Napolitano durante la sua visita a
Napoli. Fabio Colagrande lo ha intervistato.
R. - Sì, ho
avuto modo di incontrare il presidente Napolitano al Maschio Angioino e gli ho consegnato
le cartoline autografe delle mamme che sono ritratte nelle cartoline stesse. In questi
giorni ne stanno arrivando a migliaia; ne abbiamo fatte stampare 110 mila di cui metà
per il Papa e metà per il presidente della repubblica. Ho detto: “Presidente sono
parroco nella “Terra dei Fuochi” dove è in atto uno sterminio incredibile”. Lui mi
ha risposto che il termine non gli piace, che vorrebbe tornare a poterla chiamare
“Campania felix”, una terra che dà vita e lavoro. A nessuno piace chiamarla “Terra
dei Fuochi” ma di fatto ogni sera si levano fumi neri dai roghi tossici che stanno
avvelenando un popolo intero. Ho avuto modo di riferirgli che proprio l’altro giorno
la polizia forestale ha rinvenuto almeno 60 bidoni interrati che contenevano sostanze
tossiche, nocive, sempre nella zona di Caivano, alle porte di Caserta.
D. -
Proprio a questo proposito, in occasione di questo incontro il presidente della regione
Campania, Caldoro, ha ribadito assieme a lei che non bastano le risorse ordinarie
per la “Terra dei Fuochi”; servono più fondi e risorse aggiuntive…
R. - Finché
non arrivano i fondi, questi terreni sono completamente abbandonati. Ci siamo solamente
noi; in questi nostri territori ci sono solamente i volontari. Si vede poca gente
e poco interesse da parte delle istituzioni, ma anche delle amministrazioni comunali
e di chi deve sorvegliare. Loro parlano di bonifiche ed ovviamente chi è che non è
d’accordo con le bonifiche… Ho detto però al presidente: “Come fa a parlare di bonifiche
se non si blocca il traffico di questi maledetti tir che trasportano, dal Nord verso
il Sud, ogni sorta di immondizie industriali…”