2013-09-29 09:09:11

Forti manifestazioni a Khartoum mentre riprendono i combattimenti in Darfur


Nella regione sudanese del Darfur sono ripresi gli scontri tribali. Numerose le vittime negli ultimi giorni di combattimenti. A motivo delle violenze soprattutto il possesso della terra e dell’acqua, nonché la gestione dei diritti minerari. Ma quello che preoccupa maggiormente il governo di Karthoum sono le proteste contro il caro carburanti, in varie città del Paese, contro le quali, però, l'esecutivo ha deciso di tenere una linea dura, non tornando indietro sulla cancellazione dei sussidi. Centinaia gli arrestati negli ultimi giorni di dimostrazioni, e decine i manifestanti uccisi: 33 i morti solo nell'ultima settimana. Molti chiedono le dimissioni del presidente al Bashir, già colpito da mandato di cattura internazionale. Sui motivi della protesta Giancarlo La Vella ha sentito Massimo Alberizzi, esperto di Africa e responsabile del sito “www.africa-express.it”.RealAudioMP3

R. – E’ veramente spontanea e non è manovrata da nessun partito, neanche da quello islamico di Hassan al Turabi o dall’Umma party di Sadiq al Mahdi. Sappiamo che il prezzo del carburante si ripercuote su tutti i generi alimentari a partire dai trasporti. Quindi qualunque carburante adesso costa molto, molto di più. Si tratta quindi di una protesta cominciata non a Khartoum, ma a Wad Madani poi a El Obeid, ed è arrivata a Khartoum con un giorno di ritardo.

D. - Potrebbe, questa protesta, sfociare in una sorta di primavera sudanese, secondo te?

R. - In molti lo sperano. Se per esempio il governo ritirasse questo provvedimento immediatamente, direi che si potrebbe smontare tutto. Il governo però ha dei grossi problemi di bilancio, praticamente è in fallimento. Per questo motivo hanno dovuto aumentare i prezzi.

D. - Si sta riaprendo anche il fronte del Darfur. Sono ripresi gli scontri interetnici, c’è una situazione già molto preoccupante …

R. - Sì. Possiamo dire che il Darfur ha una situazione sempre un po’ ondivaga, nel senso che in alcuni momenti c’è un po’ di tranquillità e di pace, in altri c’è una ripresa dei combattimenti. La situazione è praticamente incancrenita dal 2003. Ogni tanto si registrano nuovi scontri, nuove battaglie. In questo momento è di nuovo rinvigorita la resistenza. Dipende anche dall’invio di armi, di aiuti, finanziamenti … La situazione politica internazionale gioca un ruolo. In questo momento i combattimenti sono ripresi in maniera abbastanza forte.







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