2013-09-29 09:13:07

Bratislava: summit dei vescovi europei su "Europa tra laicità e laicismo"


Verificare in che modo “la religione e Dio sono realtà riconosciute, rispettate e attive nella costituzione, nel sistema giuridico e nella società dei Paesi del continente europeo”. Di questo - riferisce l'agenzia Sir - parleranno dal 3 al 6 ottobre a Bratislava i presidenti delle Conferenze episcopali europee in occasione della loro Assemblea plenaria che ha per tema “Dio e lo Stato. L’Europa tra laicità e laicismo”. “La Chiesa - chiarisce mons. Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) - vuole il bene della persona. Desidera quanto è buono per il suo sviluppo integrale e quello delle società in cui vive. Non ci stancheremo mai di dirlo”. A Bratislava verranno presentate ai vescovi europei le conclusioni di un’indagine svolta presso le Conferenze episcopali, che ha verificato quale laicità viene applicata in vari ambiti (insegnamento, vita amministrativa, politiche sanitarie, vita politica) delle società in Europa. “Le profonde trasformazioni socio-economico-culturali in corso”, spiega in un comunicato il segretario generale del Ccee, sembrano “minare qualsiasi riferimento etico-morale dell’agire umano e delle nostre società. Sembrano voler sostituire la religione con il laicismo, diventata per alcuni la religione di uno Stato che si vuol moderno e democratico”. I vescovi europei tengono invece a ribadire che “uno Stato o una società che non sanno aprirsi a un Assoluto, sono destinati a sprofondare nell’individualismo pratico, dove il desiderio di ognuno, diventa norma anche a scapito dell’interesse degli altri e della comunità. L’uomo invece porta radicato in sé il desiderio di Assoluto”. Da qui la proposta di dar vita a una “sana laicità” o “laicità positiva” che - spiega mons. Da Cunha - “non teme Dio, e quindi, pur mantenendo vivo il principio della separazione fra Stato e istituzioni religiose, garantisce la presenza delle religioni nella sfera pubblica. In questo senso la religione e Dio non sono un ostacolo, ma un aiuto al raggiungimento del bene di ciascuno e della comunità”. A Bratislava, i vertici della Chiesa cattolica in Europa si confronteranno anche su altre sfide sociali e spirituali dell’Europa di oggi: il tema dell’evangelizzazione in un mondo secolarizzato, quello dell’obiezione di coscienza e i lavori dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa. Venerdì 4 ottobre, alle ore 12.30, i presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa saranno ricevuti dal presidente della Repubblica di Slovacchia, Ivan Gasparovic. (R.P.)







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