Bratislava: summit dei vescovi europei su "Europa tra laicità e laicismo"
Verificare in che modo “la religione e Dio sono realtà riconosciute, rispettate e
attive nella costituzione, nel sistema giuridico e nella società dei Paesi del continente
europeo”. Di questo - riferisce l'agenzia Sir - parleranno dal 3 al 6 ottobre a Bratislava
i presidenti delle Conferenze episcopali europee in occasione della loro Assemblea
plenaria che ha per tema “Dio e lo Stato. L’Europa tra laicità e laicismo”. “La Chiesa
- chiarisce mons. Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze
episcopali d’Europa (Ccee) - vuole il bene della persona. Desidera quanto è buono
per il suo sviluppo integrale e quello delle società in cui vive. Non ci stancheremo
mai di dirlo”. A Bratislava verranno presentate ai vescovi europei le conclusioni
di un’indagine svolta presso le Conferenze episcopali, che ha verificato quale laicità
viene applicata in vari ambiti (insegnamento, vita amministrativa, politiche sanitarie,
vita politica) delle società in Europa. “Le profonde trasformazioni socio-economico-culturali
in corso”, spiega in un comunicato il segretario generale del Ccee, sembrano “minare
qualsiasi riferimento etico-morale dell’agire umano e delle nostre società. Sembrano
voler sostituire la religione con il laicismo, diventata per alcuni la religione di
uno Stato che si vuol moderno e democratico”. I vescovi europei tengono invece a ribadire
che “uno Stato o una società che non sanno aprirsi a un Assoluto, sono destinati a
sprofondare nell’individualismo pratico, dove il desiderio di ognuno, diventa norma
anche a scapito dell’interesse degli altri e della comunità. L’uomo invece porta radicato
in sé il desiderio di Assoluto”. Da qui la proposta di dar vita a una “sana laicità”
o “laicità positiva” che - spiega mons. Da Cunha - “non teme Dio, e quindi, pur mantenendo
vivo il principio della separazione fra Stato e istituzioni religiose, garantisce
la presenza delle religioni nella sfera pubblica. In questo senso la religione e Dio
non sono un ostacolo, ma un aiuto al raggiungimento del bene di ciascuno e della comunità”.
A Bratislava, i vertici della Chiesa cattolica in Europa si confronteranno anche su
altre sfide sociali e spirituali dell’Europa di oggi: il tema dell’evangelizzazione
in un mondo secolarizzato, quello dell’obiezione di coscienza e i lavori dell’Unione
europea e del Consiglio d’Europa. Venerdì 4 ottobre, alle ore 12.30, i presidenti
delle Conferenze episcopali d’Europa saranno ricevuti dal presidente della Repubblica
di Slovacchia, Ivan Gasparovic. (R.P.)